Venezia, è il "bomba day": le operazioni di disinnesco
Le operazioni prevedono due fasi: una terrestre e una marina. Poi l'ordigno sarà fatto brillare
Un ordigno della Seconda Guerra Mondiale a Porto Marghera (Venezia), del peso di 227 chilogrammi e contenente 127 chili di TNT, verrà fatto brillare oggi.
Sono scattate intorno alle ore 6.00 le operazioni di sgombero dell’area di Mestre e di chiusura del Ponte della Libertà che collega Venezia alla terraferma, come riporta ANSA, in vista del disinnesco della bomba a Porto Marghera.
Le Forze dell’Ordine e circa 160 volontari della Protezione civile si stanno occupando dell’assistenza alle tremila persone che devono temporaneamente abbandonare le proprie case e svolgono servizio di antisciacallaggio.
Entro le 7.30 tutte le abitazioni interessate sono state liberate per consentire l’attività di disinnesco che è partita alle 8.30. Dalle ore 7.00, inoltre, è stata vietata la circolazione dei mezzi privati e dei pedoni nell’area di sicurezza, e chiuso il ponte della Libertà, quindi stop a bus e treni.
Le operazioni di disinnesco, svolte da militari dell’8/o reggimento “Folgore”, prevedono due fasi: una terrestre, che comprende lo spolettamento della bomba, con rimozione fisica delle spolette dalla carica principale, che dura da due a quattro ore, e una marina, con il trasferimento della bomba disinnescata lungo il Canale Malamocco in alto mare, dove verrà fatta brillare assicurando un’area di sicurezza di 1.000 metri.
Le operazioni di despolettamento dell’ordigno bellico di Porto Marghera si sono già concluse. Lo hanno comunicato gli artificieri dell’ottavo reggimento Folgore al centro operativo del Comune di Venezia.
Ora la bomba verrà imbracata per essere caricata su un’imbarcazione che la porterà in mare aperto per il brillamento. Continua per ora l’isolamento di Venezia e persiste la “zona rossa” nella fascia di 1.800 metri dal punto di ritrovamento dell’ordigno.