Tre arresti per l'omicidio di Paolo Stasi a Francavilla Fontana: il 19enne era stato ucciso davanti a casa sua
I carabinieri hanno arrestato tre persone per l'omicidio del 19enne Paolo Stasi, ucciso davanti a casa sua a Francavilla Fontana
Svolta nelle indagini sull’omicidio del 19enne Paolo Stasi, ucciso in un agguato a Francavilla Fontana nel novembre scorso. A tre mesi dai fatti i carabinieri hanno eseguito cinque misure cautelari a carico di altrettante persone. Tre gli arrestati, tra loro c’è anche un 18enne, minorenne all’epoca dei fatti.
Eseguite cinque misure cautelari
Secondo quanto riferisce Ansa, alle prime luci di oggi, lunedì 22 maggio, i carabinieri del comando provinciale di Brindisi e della compagnia di Francavilla Fontana hanno eseguito cinque misure cautelari nei confronti di cinque persone indagate per l’omicidio di Paolo Stasi.
Tre le persone arrestate, due sono finite in carcere e una ai domiciliari. Le altre due sono state sottoposte all’obbligo di dimora. Sarebbero complessivamente otto le persone indagate.
Le misure cautelari sono state emesse dal gip del Tribunale di Brindisi e da quello del Tribunale dei minorenni di Lecce (uno degli arrestati aveva meno di 18 anni all’epoca dei fatti) su richiesta delle rispettive procure.
L’omicidio di Paolo Stasi
Paolo Stasi è stato ucciso la sera del 9 novembre 2022 davanti a casa sua in via Occhibianchi a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. Il 19enne è stato raggiunto da due colpi di pistola, di cui uno, quello fatale, in pieno petto.
Stasi era incensurato e da subito la sua morte è stata avvolta dal mistero. Circa un mese dopo il delitto due giovani, uno dei quali minorenne, sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di concorso in omicidio volontario, con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi.
Fonte foto: Tuttocittà.it
Le indagini
Le indagini condotte dagli inquirenti in queste settimane avrebbero permesso di ricostruire quanto avvenuto quella sera e raccogliere indizi e prove a carico degli indagati.
Secondo l’accusa l’omicidio di Stasi, un vero e proprio agguato, sarebbe maturato nell’ambito di un giro di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tra gli otto indagati nell’inchiesta della Procura di Brindisi c’è anche la madre di Paolo Stasi, accusata di detenzione ai fini di spaccio di droga. La donna sarebbe coinvolta nell’attività di spaccio che, secondo gli investigatori, avveniva all’interno dell’abitazione dove viveva col figlio.
Fonte foto: ANSA