Telefonia, cosa cambia per la portabilità della SIM: le nuove regole antifrode stabilite dall'Agcom
Regole più stringenti per tutelare i clienti dal rischio truffa o dal furto di identità: ecco cosa ha deciso l'Agcom
Da novembre sono scattate le nuove regole antifrode stabilite dall’Agcom, l’Autorità garante delle comunicazioni, in merito alla portabilità delle SIM. Si tratta di norme decise per contrastare fenomeni sempre più diffusi come furti d’identità e truffe. Da ora, quando un cliente chiede il servizio di portabilità – cioè il cambio di operatore telefonico con la richiesta di mantenere lo stesso numero – le società telefoniche saranno tenute a rispettare una serie di regole a garanzia del consumatore.
- Portabilità SIM, stop alla delega per i privati
- I documenti necessari per la portabilità del numero
- Le verifiche da parte dell'operatore
Portabilità SIM, stop alla delega per i privati
La prima novità riguarda la delega, che sarà consentita solo alle aziende. I privati potranno cambiare la SIM solo se sono gli intestatari della stessa. Anche in caso di furto o smarrimento della SIM, solo i titolari potranno richiedere il cambio.
Per ottenere la portabilità del numero bisognerà essere in possesso della vecchia SIM. In caso di smarrimento, si dovrà chiedere una nuova SIM al vecchio operatore e solo al quel punto si potrà effettuare il cambio per la portabilità.
I documenti necessari per la portabilità del numero
Le nuove regole prevedono il potenziamento del meccanismo di identificazione del titolare della SIM da parte degli operatori. Il titolare è tenuto a presentarsi con una copia di un documento di identità, del codice fiscale o tessera sanitaria oltre, come detto, alla vecchia scheda.
In caso di furto, bisognerà presentare la copia della denuncia. Durante tutto il processo per la portabilità del numero ed erogazione della nuova SIM, l’operatore dovrà tenere costantemente aggiornato il cliente sullo stato della pratica.
Tali regole riguarderanno anche le SIM M2M e IoT, che riguardano dispositivi collegati a Internet.
Le verifiche da parte dell’operatore
Spetterà poi alle compagnie telefoniche fare dei controlli per verificare lo stato di attività della SIM prima di cominciare le procedure per la portabilità.
L’operatore dovrà dunque inviare un SMS per verificare il funzionamento della vecchia scheda e il titolare di quest’ultima dovrà rispondere seguendo le informazioni che gli verranno comunicate.
In questo modo sarà possibile verificare con certezza chi è in possesso della SIM di cui si vuole mantenere il numero.