Tamponi obbligatori anche per vaccinati in locali e cinema, Antonella Viola controcorrente: perché è contraria
L'immunologa dell'Università di Padova si è detta contraria alla misura prevista con la stretta del Governo per le feste di Natale e Capodanno
Dura presa di posizione da parte della dottoressa Antonella Viola, immunologa dell’università di Padova, riguardo la possibile introduzione del tampone obbligatorio “all’ingresso” per i vaccinati, che dovrebbero sottoporsi al test prima di accedere alle attività della vita sociale, come ristoranti, bar, discoteche e stadi.
Tamponi obbligatori anche per vaccinati: la proposta sul tavolo del Governo
La proposta di Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, sta facendo discutere la comunità scientifica, ma sembra questa la direzione del Governo in vista delle festività natalizie e soprattutto di Capodanno.
Giovedì 23 dicembre l’esecutivo si riunirà per stabilire le nuove misure, valide anche in zona bianca, per fermare l’avanzata del coronavirus e della temuta variante Omicron, maggiormente infettiva rispetto alla Delta, attualmente il ceppo dominante nel nostro Paese.
Se gli esperti concordano sull’estensione dell’obbligo vaccinale a nuove categorie, però, la proposta dei tamponi a tappeto anche per chi possiede già il Super Green pass, concesso solo a vaccinati e guariti, non piace a tutti.
Tamponi obbligatori anche per vaccinati: per Antonella Viola non servono
“Ci sono misure che servono e altre che sono solo una risposta scomposta dettata dal panico. Tra queste ultime, la richiesta di un tampone a chi è vaccinato e rientra dai Paesi europei, che mette in discussione l’Europa, come sottolineato dal presidente Emmanuel Macron, e la vaccinazione”, ha spiegato Antonella Viola in un post pubblicato su Facebook.
Oppure quella di “inserire di nuovo tamponi per i vaccinati per il cinema o il teatro, settori che hanno sofferto duramente e che non mi pare siano stati luoghi di contagio”.
Antonella Viola nel suo laboratorio in una foto di repertorio.
Antonella Viola contraria ai tamponi obbligatori, sì all’obbligo per il vaccino
“Ricordiamo che il virus probabilmente resterà con noi per anni, che i vaccini stanno proteggendo dalla malattia severa, altrimenti oggi viaggeremmo sui 1.000 morti al giorno, e che quindi contare i positivi è utile solo a fini epidemiologici”, ha continuato la ricercatrice.
Spiegando che ogni decisione presa “non dovrebbe essere una forma di comunicazione della paura”. Per poi ribadire, senza mezzi termini, che “l’unica cosa seria da fare è inserire l’obbligo vaccinale. Il resto è solo confusione e stress inutile per i cittadini”.