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'Ndrangheta nei bar della movida del quartiere Isola a Milano: confermato il sequestro di quattro locali

A Milano è stato convalidato il sequestro d'urgenza di 4 locali del quartiere Isola. Al centro dell'inchiesta anche presunte infiltrazioni della 'Ndrangheta, in particolare della famiglia Piromalli di Gioia Tauro

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La ‘Ndrangheta a Milano. Il gip Sonia Mancini ha convalidato il sequestro d’urgenza di 4 società che fanno capo ad altrettanti locali del quartiere Isola, tra le zone più frequentate dalla movida del capoluogo lombardo. Il sequestro – disposto dalla Dda milanese a metà aprile – aveva già portato all’arresto di 14 persone, tra cui il presunto boss Salvatore Giacobbe, legato alla famiglia Piromalli di Gioia Tauro (Reggio Calabria).

‘Ndrangheta a Milano, sequestrati quattro locali nel quartiere Isola

Gli investigatori hanno messo i sigilli a tre attività del Mercato comunale di Isola, come riportato da Repubblica.

Trattasi de La Masseria, bottega di prodotti alimentari, Granum, pizzeria d’asporto, e la pescheria Piscarius. Stessa sorte anche per un locale esterno al mercato: il Beats Bar di via Borsieri.

ndrangheta-milano-isola-piromalliFonte foto: Tuttocitta.it
I 4 locali si trovano nel quartiere Isola, a Milano

Tra gli arrestati anche il presunto referente dei Piromalli, Agostino Cappellaccio. Sarebbe stato lui, attraverso dei prestanome, a gestire per conto del clan il settore della ristorazione.

Per la gestione delle società è stato nominato un amministratore giudiziario. Il gip ha firmato il provvedimento di convalida nei giorni scorsi.

Blitz contro la cosca Piromalli

Lo scorso lunedì 15 aprile la guardia di finanza di Milano, assieme alla polizia locale e ai carabinieri forestali, aveva eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Milano nei confronti di 14 persone.

L’operazione era avvenuta nell’ambito di una inchiesta della Dda sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel capoluogo lombardo.

Gli arresti e le perquisizioni domiciliari sono stati eseguiti non solo a Milano ma anche nelle province di Monza e Brianza, Varese, Pavia, Modena e Mantova.

Gli indagati sono stati accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, rapina, trasferimento fraudolento di valori.

Le accuse

Il gruppo criminale era attivo anche in uno dei business “storici” della ‘ndrangheta, quello dello smaltimento illecito dei rifiuti.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli arrestati usavano come discariche abusive aree protette e capannoni industriali abbandonati nel Milanese.

Le indagini hanno portato alla luce una serie di truffe ai danni di agenzie di lavoro interinale realizzate attraverso la stipula di contratti di somministrazione fittizi in assenza di effettive esigenze di impiego di forza-lavoro, con la complicità dei lavoratori che sistematicamente giravano gli stipendi ai sodali del gruppo criminale.

ndrangheta-milano-piromalli-isola Fonte foto: ANSA
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