Seconda ondata coronavirus, ipotesi lockdown precoce: lo studio
Secondo uno studio spagnolo, la soluzione contro il rischio di una seconda ondata di coronavirus potrebbe essere un lockdown precoce di almeno 2 mesi
Contro il rischio di una seconda ondata di coronavirus, una possibile soluzione è un lockdown precoce dalla durata di almeno 60 giorni, utile a contrastare “in maniera efficace la crescita epidemica, così come una seconda ondata potenzialmente più ampia di Sars-CoV-2 che si verifichi entro pochi mesi”. Lo afferma uno studio spagnolo pubblicato su ‘Nature Human Behaviour’, che individua alcuni elementi ‘chiave’ per contrastare il rischio di una seconda ondata.
I ricercatori del team di Xavier Rodó del Barcelona Institute for Global Health di Barcellona, come riporta ‘Adnkronos’, hanno esplorato diversi scenari utilizzando un modello modificato che tiene conto della diffusione del coronavirus e incorpora anche gli effetti dovuti alla potenziale perdita dell’immunità acquisita con il passare del tempo.
Gli autori hanno evidenziato che “i risultati suggeriscono che i blocchi dovrebbero rimanere in atto per almeno 60 giorni per prevenire la crescita epidemica”.
Lo scenario migliore di riapertura dovrebbe “anche integrare gradualmente i lavoratori in una percentuale giornaliera al massimo superiore al 50% rispetto al periodo di confinamento”.
Gli studiosi hanno anche sottolineato che i comportamenti della popolazione, cioè il rispetto del distanziamento sociale e dell’igiene, hanno “effetti significativi” sia sull’ondata di infezione, sia sulla prevenzione della ricomparsa di Covid-19.
Infine, secondo gli autori dello studio spagnolo, “il distanziamento sociale e singoli interventi non farmacologici potrebbero potenzialmente eliminare la necessità di lockdown”.