Scuola, cosa succede in caso di chiusure: il piano dell'Oms
Come ripartire in sicurezza: le misure discusse al vertice europeo dell'Oms sulla scuola a cui ha partecipato il ministro Speranza
Si ricorrerà alla didattica online nel caso in cui un istituto scolastico dovesse chiudere per coronavirus (come è già successo a Verbania) o le aule dovessero essere troppo piccole. È uno dei passaggi del piano messo a punto dal ministro della Salute Roberto Speranza e il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, Hans Kluge. Si tratta, come riporta Adnkronos, di alcune delle misure di sicurezza di cui si è parlato durante un vertice europeo.
Le mascherine invece saranno utilizzate dove è appropriato, inoltre saranno applicate politiche specifiche per i soggetti a rischio e con bisogni speciali o più vulnerabili, sia bambini che insegnanti.
Scuola, il vertice europeo
I motivi che hanno spinto Kluge a riunire il vertice europeo è “che molti genitori, educatori e bambini stessi hanno molte preoccupazioni e ansie riguardo all’andare a scuola in questi tempi”.
“Pertanto – ha aggiunto -, oggi ci siamo incontrati virtualmente con i rappresentanti degli Stati membri per sviluppare una cornice” di riferimento “per garantire la sicurezza e il benessere dei bambini, delle loro famiglie e delle comunità. Ribadiamo che le nostre discussioni sono guidate dal miglior interesse del bambino e da considerazioni di salute pubblica generale, informate da evidenze intersettoriali e specifiche al contesto”.
Scuola, le misure di sicurezza discusse al vertice europeo
Le “pietre angolari” per un’istruzione sicura, secondo le parole di Speranza e Kluge, sono “le misure protettive che vanno dall’igiene delle mani al distanziamento fisico, l’uso di mascherine dove appropriato, la permanenza a casa in caso di malattia”.
Inoltre, “dovranno essere attuate politiche specifiche per i bambini a rischio con esigenze di apprendimento speciali o particolari condizioni di salute, nonché per gli educatori con problemi di salute che li rendono vulnerabili a infezioni più gravi”.
“È realistico – hanno spiegato il ministro della Salute e il direttore dell’Oms – prepararsi e fare piani per rendere disponibile la didattica online a integrazione dell’apprendimento in aula nel prossimo anno scolastico”.
Le lezioni online “saranno necessarie durante le chiusure temporanee” e possono essere “un’alternativa per bambini e insegnanti con condizioni di salute particolari”.
“Ci impegniamo – è la conclusione di Kluge e Speranza – a costruire una coalizione tra i nostri Stati membri per informare delle nostre azioni e andare avanti congiuntamente per attuare le migliori misure possibili sull’offerta di un’istruzione scolastica sicura per tutti, compresi i nostri bambini”.