Covid: dove, come e quanto si infettano i bambini. Le risposte

Con l’inizio della scuola, sono in molti a chiedersi quanto si infettano i bambini e quali sono i rischi legati alla ripresa delle lezioni durante la pandemia di coronavirus. La premessa fondamentale è che i bambini, in genere, sono “superdiffusori” di malattie respiratorie come l’influenza ma non ci sono evidenze per dire lo stesso del virus Sars-CoV-2. Di certo i bambini non sono immuni dalla malattia poiché, su un totale di oltre 250.000 contagi in Italia, l’1,1% riguarda la fascia 0-9 anni e il 2% la fascia d’età 10-19 anni.

Dove si infettano i bambini

L’età media dei contagiati, a partire da giugno, ha iniziato ad abbassarsi ed è arrivata a 29 anni secondo l’ultimo monitoraggio dell’Iss. Il dato, secondo il Corriere della Sera, potrebbe essere la conferma del fatto che durante il lockdown i ragazzi erano protetti mentre ora sarebbero più esposti al contagio.

Secondo uno studio dei Centri di controllo e prevenzione della Corea del Sud, è la famiglia il luogo in cui i bambini fino ai 12 anni si contagiano di più (l’80%), mentre la scuola ha più peso per i ragazzi fra i 13 e i 18 anni (26%) anche se resta il primato della famiglia (26%) anche in questa fascia d’età.

Quanto si infettano i bambini

Secondo una ricerca pubblicata su Nature, la suscettibilità al virus è circa la metà in chi ha meno di 20 anni rispetto agli adulti di età superiore. Secondo i ricercatori, i bambini con più di 10 anni hanno però la stessa possibilità di ammalarsi di un adulto under 60 ma rischiano di meno.

Le teorie sul perché i bambini sembrano essere meno suscettibili al coronavirus sono due: la prima ipotesi è che abbiano pochi recettori Ace2 (porta di ingresso del virus), mentre gli anziani ne avrebbero migliaia; la seconda ipotesi è che il sistema immunitario dei bambini possa essere meno maturo e scatenare una risposta meno violenta e fare quindi meno danni.

Come si ammalano i bambini

È estremamente rara la mortalità per coronavirus nei bambini. Secondo il British Medical Journal, soltanto l’1% dei pazienti sotto i 19 anni finisce in ospedale e di questi soltanto il 18% in terapia intensiva.

Tuttavia, alcuni bambini e ragazzi possono sviluppare una malattia simile alla sindrome di Kawasaki che colpisce i vasi sanguigni e provocare la miocardite, ovvero una infiammazione al cuore.

Quanto diffondono il coronavirus i bambini

Sulla diffusione del contagio di coronavirus da parte dei bambini gli studi non hanno ancora fatto chiarezza. Ad ogni modo, secondo una ricerca effettuata in Corea del Sud, i bambini sotto i 10 anni avrebbero una capacità di diffusione dimezzata rispetto agli adulti, mentre secondo la rivista “Pedicatrics”, “raramente i bambini sono casi indice e spesso di infettano in famiglia. Sulla base di questi dati, la trasmissione di SARS-CoV-2 nelle scuole potrebbe essere meno importante nella trasmissione comunitaria di quanto inizialmente temuto”.

Secondo altri studi, invece, la carica virale presente nel naso e nella gola dei bambini asintomatici sarebbe molto superiore a quella degli adulti in condizioni gravi.

Fonte foto: Ansa