Salame Toscano ritirato per salmonella dai supermercati: i rischi per l'uomo, qual è il lotto richiamato
Salame Toscano ritirato dagli scaffali dei supermercati per possibile presenza di salmonella: qual è il lotto e cosa fare in caso di acquisto
Rischio microbiologico. Il Ministero della Salute ha reso noto di aver richiamato del salame dai supermercati. Si tratta del Salame Toscano e il motivo è la presenza, in un lotto, della salmonella. Ecco cosa fare nel caso in cui si siano acquistate le confezioni nei supermercati e quali sono i rischi nel caso si sia consumato il prodotto in questione.
- Qual è il lotto a rischio salmonella
- Cosa fare se si è acquistato il salame ritirato
- Cosa si rischia con la salmonellosi
Qual è il lotto a rischio salmonella
Il Ministero della Salute ha disposto il ritiro un lotto, considerato a rischio microbiologico, il 15 maggio 2024: riscontrata la presenza di salmonella.
Quello che si sa è che il marchio di identificazione dello stabilimento è CEIT1623L e che il salame è stato prodotto da Gelli Salumi Srl, precisamente nello stabilimento di Certaldo, in provincia di Firenze. Il lotto coinvolto è:
- 190324.
Uno dei salami ritirati per rischio microbiologico
Tutte le confezioni del lotto sono di 500 grammi circa e hanno come data di scadenza il 20 agosto 2024.
Cosa fare se si è acquistato il salame ritirato
Se avete acquistato il lotto in questione, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarne il contenuto.
Anzi, va riportato al punto vendita per richiederne la sostituzione o il rimborso.
Cosa si rischia con la salmonellosi
Come spiegato dal Ministero della Salute, la salmonellosi è una delle più frequenti patologie di origine alimentare nell’uomo.
Gli alimenti di origine avicola, uova e prodotti, in particolare, risultano essere le principali cause di infezione.
Le salmonellosi colpiscono mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. I carnivori sono poco ricettivi.
Nell’uomo si manifesta perlopiù come enterocolite (infiammazione del tratto digestivo che coinvolge l’enterite dell’intestino tenue e la colite del colon).
La gravità della malattia è in relazione al sierotipo infettante, al numero di microrganismi ingeriti e a fattori di resistenza del paziente.
Soggetti a rischio sono:
- anziani;
- bambini;
- donne in gravidanza;
- individui affetti da anemia falciforme;
- individui affetti da Hiv (per questi ultimi l’infezione da salmonella si manifesta anche con ricorrenti episodi di setticemia non tifoidea).