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Roma, massacrata di botte davanti al portone di casa: "Urlavo, ma dalle case mi dicevano di fare silenzio"

Il racconto di una 36enne aggredita brutalmente davanti al portone di casa nel bel mezzo della notte

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Una donna di 36 anni è stata brutalmente aggredita in via Prenestina, a Roma, nella notte tra mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio 2023 mentre stava per entrare nel portone del condominio nel quale abitavano degli amici. La donna, ricoverata in ospedale e poi dimessa con 10 giorni di prognosi, ha raccontato alle forze dell’ordine gli attimi dell’aggressione e ha poi rilasciato un’intervista con dettaglio sconvolgenti.

Aggredita davanti al portone di casa a Roma

La vittima dell’aggressione si chiama Laura, ha 36 anni e abita in via Prenestina 78 a Roma, nel cuore della borgata del Pigneto tanta casa a Pasolini. La donna, secondo quanto ricostruito, era stata seguita da un ragazzo che l’avrebbe presa di mira davanti al portone di casa di alcuni amici che la stavano ospitando.

Forse nel tentativo di rapinarla del cellulare, il giovane aggressore aveva provato ad approcciarla già diversi metri prima del palazzo, ma quando è stato rifiutato più volte è passato dalle parole ai fatti. L’aggressore, descritto come un uomo di colore dalla vittima, avrebbe quindi messo le mani in tasca alla 36enne, poi l’avrebbe colpita ripetutamente al volto con pugni e calci. Soltanto le urla della donna lo avrebbero portato a desistere, col vicinato che è stato svegliato dalla richiesta di soccorso della vittima.

Roma, massacrata di botte davanti al portone di casa: "Urlavo, ma dalle case mi dicevano di fare silenzio"Fonte foto: Virgilio Notizie

Il racconto della donna aggredita

Intervistata da La Repubblica, Laura ha raccontato quegli attimi. “Stavo camminando verso casa, quando un ragazzo di colore, probabilmente un tossico della zona, mi è venuto incontro. Diceva di conoscermi” ha detto la 36enne.

La donna è entrata quindi nei dettagli dell’aggressione, spiegando che quell’uomo, forse di origini africane, l’ha seguita e dopo l’ennesimo rifiuto “ha iniziato a colpirmi sull’occhio sinistro, sulla mandibola, sul labbro”.

Soltanto grazie all’aiuto di due ragazzi, intervenuti da dei palazzi vicini, l’aggressione ha avuto il suo termine con l’aggressore che si è allontanato mentre la donna è rimasta a terra. Soccorsa dal 118, la 36enne è stata quindi visitata all’ospedale Vannini di Roma dove poi è stata dimessa con 10 giorni di prognosi.

Le urla e quella richiesta di fare silenzio

Ma a rendere ancora più sconvolgente il racconto dell’aggressione è quanto successo dopo le sue richieste d’aiuto. Mentre gli investigatori della squadra giudiziaria del commissariato Porta Maggiore indagano a tappeto per rintracciare l’aggressore, la 36enne ha spiegato al quotidiano che le sue urla hanno svegliato dei residenti che le hanno risposto infastiditi.

“Io urlavo a squarciagola, con tutto il fiato che avevo: ‘Aiuto, aiuto. Aiutatemi’. Non sono svenuta per miracolo, nonostante abbia incassato cinque o sei pugni in faccia. Diversi residenti nei palazzi vicini si sono affacciati alle finestre, ma gridavano di far silenzio” ha detto la donna.

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polizia-roma Fonte foto: ANSA
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