Ristoratore italiano a Taiwan e gli attimi dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.4: "Sto ancora tremando"
La testimonianza del ristoratore italiano Pino Rascini dopo la violenta scossa di terremoto che ha colpito Taiwan
“Non avevamo mai sentito una scossa così forte. Sto ancora tremando“. Così descrive il violento terremoto di magnitudo 7.4 che ha colpito Taiwan nella giornata del 3 aprile 2024 il ristoratore italiano Pino Rascini, da anni residente nel Paese asiatico.
- Il racconto del ristoratore italiano a Taiwan dopo il terremoto
- "Qui sono preparati"
- Il ristorante sardo a Taipei
Il racconto del ristoratore italiano a Taiwan dopo il terremoto
Originario di Osilo, in provincia di Sassari, 67 anni, Pino Rascini vive da ormai 10 anni a Taiwan e gestisce un ristorante dove prepara i piatti della tradizione sarda.
“Stamattina eravamo ancora a letto, ci eravamo appena svegliati e il terremoto ci ha trovato così”, racconta all’Ansa il ristoratore italiano. “Nessun allarme sul telefonino come capita di solito in questi frangenti”, sottolinea.
Pino Rascini nel suo ristorante a Taipei
Rascini ripercorre quei momenti: “Mia moglie mi ha detto di prendere le chiavi di casa ma io sono rimasto immobile. Ero spaventato, nonostante siamo abituati ai terremoti finora non avevamo mai sentito una scossa così forte. Sto ancora tremando”.
“Qui sono preparati”
Rascini racconta come anche dopo un terremoto così potente la vita continui senza particolari problemi a Taiwan.
“Abbiamo sentito notizie su crolli e che ci sono stati degli edifici inclinati dove c’è stato l’epicentro”, ma, aggiunge, “per il resto la gente vive il terremoto abbastanza nella normalità“.
“Qui sono preparati a questi eventi – spiega – e anche i palazzi e le altre strutture sono state realizzate con sistemi antisismici in grado di resistere ai terremoti”.
Il ristorante sardo a Taipei
La scossa ha provocato alcuni lievi danni nel suo ristorante “Domo de Sardegna” che si trova nella capitale Taipei, a oltre 150 chilometri dall’epicentro del sisma.
Rascini racconta di aver trovato tutti i cassetti aperti e alcuni piatti caduti da una mensola. E di aver aperto normalmente il locale, l’unico ristorante di cucina sarda a Taiwan.