Rientri da Gran Bretagna: tamponi e quarantena, l'ordinanza
Cosa deve fare chi rientra in Italia dalla Gran Bretagna: tra tamponi e quarantena, un'ordinanza fa chiarezza
Mentre cresce l’allerta per la variante del coronavirus diffusa in Gran Bretagna, sono molti gli italiani attualmente bloccati all’estero. Con un’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, sono stati sciolti gli ultimi nodi: ecco cosa fare per tornare in Italia da Gran Bretagna e Irlanda del Nord.
Potrà avere ingresso in Italia, si legge nel testo, chi ha la residenza anagrafica nel nostro Paese oppure per motivo comprovato di assoluta necessità.
L’ordinanza, firmata di concerto con il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, e la ministra ai Trasporti, Paola De Micheli prevede poi l’obbligo di certificazione di negatività al Covid con test 72 ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale, e un test obbligatorio 48 ore dall’arrivo in Italia con obbligo di quarantena di 14 giorni.
Rientri dalla Gran Bretagna: cosa prevede l’ordinanza
L’ordinanza è valida da subito e queste disposizioni si applicano fino al 6 gennaio 2021. Nel dettaglio, le disposizioni prevedono obbligo di presentazione al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, della certificazione di essersi sottoposte, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo; obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento.