Quirinale: la mossa del centrodestra, terremoto in vista dell'elezione del presidente della Repubblica
Quirinale 2022: si preannuncia infuocata l'elezione del presidente della Repubblica, centrodestra e centrosinistra sempre più distanti
Muro contro muro, l’elezione del presidente della Repubblica si preannuncia infuocata. Non solo per quel che riguarda la scelta del candidato ideale per il Quirinale, ma pure su quella relativa a chi potrà votare e chi no guardando alla situazione dei Grandi elettori positivi al Covid, in quarantena o sprovvisti del Super Green pass. Il centrodestra vorrebbe che tutti possano esercitare il proprio voto, mentre il centrosinistra spinge perché non si concedano deroghe ai parlamentari.
Il quotidiano Repubblica ha fatto il punto sulla situazione che al momento è lontana dal trovare un punto di incontro. Tanti ancora i nodi da sciogliere (e non è nemmeno detto che vengano sciolti prima del voto). Nessun dubbio invece sulla posizione del centrodestra che ha provveduto a far pervenire una richiesta ufficiale: i Grandi elettori positivi o in quarantena devono votare lo stesso per il Quirinale.
La rotta è stata tracciata nel corso del vertice di ieri che ha visto i protagonisti Salvini, Berlusconi e Giorgia Meloni, i quali hanno diramato una nota dopo essersi riunti a Villa Grande. Si chiede “ai presidenti di Camera e Senato di assumere tutte le iniziative atte a garantire per tutti i 1009 Grandi elettori l’esercizio del diritto costituzionale al voto”.
Elezioni presidente della Repubblica: il nodo da sciogliere su chi può votare
Il presidente della Camera, Roberto Fico, si è già smarcato: nella conferenza dei capigruppo di giovedì scorso, in cui Francesco Lollobrigida di Fratelli d’Italia aveva posto la richiesta, ha spiegato che non è sua prerogativa stabilire chi può votare. E non è nemmeno prerogativa del parlamento. Bisognerebbe mettere mano alle norme generali, aveva specificato sempre Fico. Vale a dire che si dovrebbe procedere con un’ordinanza del ministro della Salute o un voto del Parlamento su un emendamento ad hoc.
Al momento, però, né al ministero della Salute e tantomeno al Viminale (che ha competenza per quel che concerne il viaggio dei Grandi elettori dalle isole per raggiungere Montecitorio senza super Green Pass) ci sono dossier aperti sul tema. Ora che il centrodestra ha messo ufficialmente la questione sul tavolo, qualche risposta dovrà essere data.
Elezione Quirinale, centrosinistra e centrodestra distanti: muro contro muro
Il centrosinistra, a differenza dei partiti guidati da Berlusconi, Salvini e Meloni, non vuole però concedere alcuna eccezione alle regole vigenti. Il Pd ha già fatto sapere infatti di non avere l’intenzione di volere contemplare deroghe, nutrendo il sospetto che la destra stia cercando di azzerare eventuali assenze, fatto che renderebbe più difficile l’impresa di portare al Quirinale l’attuale leader di Forza Italia.
“C’è un problema di eguaglianza con il resto della popolazione”, ha evidenziato il dem Emanuele Fiano. Lollobrigida di Fratelli d’Italia ha prontamente ribattuto: “Oggi non c’è nessun positivo nelle file del nostro gruppo, mentre molti sono i contagi tra i 5Stelle. Ma le regole valgono per tutti, non sappiamo come sarà domani e dobbiamo stabilire criteri giusti”.
Marco Di Maio, membro di Italia Viva, ha fatto menzione a una possibile interpretazione di una circolare del ministero della Salute del 13 gennaio, in cui potrebbe annidarsi una soluzione per portare tutti al voto, previa autorizzazione dell’autorità sanitaria. “Ora potenzialmente ci sono le condizioni per farli votare, ma è una responsabilità che va valutata attentamente e organizzativamente dai questori della Camera per salvaguardare la salute di tutti”, ha dichiarato il parlamentare del partito renziano.
Attualmente i contagi e le assenze dettate dalla pandemia, tra i Grandi Elettori, sono circa una cinquantina tra Camera e Senato. Gli scienziati sostengono però che il picco dei contagi arriverà nei prossimi giorni, proprio quando ci sarà l’elezione. C’è chi stima che i Grandi elettori assenti, se non ci sarà alcuna deroga, potrebbero arrivare a un centinaio.
Un’immagine di un corazziere nel cortile del Quirinale
In questo caso centrosinistra e centrodestra dovrebbero lavorare a un nome condiviso e le speranze di Berlusconi di venire eletto si ridurrebbero ancor più.