Prodi contro Salvini prima del voto in Emilia-Romagna: "Le ultime elezioni il campanello, ora le camicie nere"
Si scalda il clima in vista delle elezioni regionali in Emilia-Romagna. Prodi durissimo con Salvini e Meloni, poi la stoccata a Trump e Musk
Gli scontri a Bologna, avvenuti nei giorni scorsi, hanno riacceso il dibattito politico in vista delle elezioni regionali in Emilia-Romagna. Romano Prodi, intervenendo a Piazzapulita su La7, ha espresso dure critiche al governo guidato da Giorgia Meloni e a Matteo Salvini, accusandoli di una pericolosa deriva autoritaria.
- La stoccata di Prodi sulle elezioni in Emilia-Romagna
- L'affondo contro Meloni e Salvini
- Il giudizio su Trump e Musk
La stoccata di Prodi sulle elezioni in Emilia-Romagna
La tensione politica cresce in Emilia-Romagna, con i sondaggi che prevedono un confronto serrato.
Intanto, gli scontri di Bologna e le polemiche su presunti metodi fascisti agitano ulteriormente le acque in vista di un voto che potrebbe rivelarsi importante per il governo.
L’ex presidente del Consiglio Romano Prodi
“Le altre elezioni hanno mandato Salvini a suonare il campanello. Adesso hanno mandato le camicie nere“, ha dichiarato Prodi, riferendosi agli slogan fascisti intonati durante una manifestazione a Bologna.
“Erano proprio camicie nere con inni che richiamavano il fascismo. Questo mi ha turbato molto, anche perché accadeva a duecento metri dalla stazione di Bologna, luogo di una delle stragi più dolorose della nostra storia“, ha aggiunto.
L’affondo contro Meloni e Salvini
Il confronto si è fatto ancora più acceso quando Prodi ha ribattuto alla negazione da parte di Meloni e Salvini della presenza di simboli fascisti durante gli scontri.
“Le immagini parlano chiaro: ‘Ce ne freghiamo della galera, camicia nera’. Se loro stessi si chiamano camicie nere, come si può negare ciò che è evidente?“, ha concluso.
Il giudizio su Trump e Musk
Nel corso dell’intervista, Prodi ha risposto anche a una domanda sull’influenza di Donald Trump e di Elon Musk sulla politica internazionale.
“L’elezione di Trump e le posizioni di Musk inaspriscono ulteriormente il clima politico. Si sta correndo verso un autoritarismo globale. Non è più democrazia“, ha dichiarato il Professore, manifestando preoccupazione per le derive populiste e anti-democratiche.
Prodi ha poi commentato il recente botta e risposta tra Musk e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a proposito del ruolo di garanzia del Quirinale. “Il garante del Paese è il Presidente della Repubblica. Questo è il motivo per cui si spinge per il premierato: togliere questo ruolo di equilibrio al capo dello Stato“, ha spiegato.