Medico alla manifestazione no Pass: cosa rischia il primario di Novara
Il dottor Pietro Luigi Garavelli rischia di essere radiato dall'Ordine dei Medici per aver partecipato alle proteste no vax contro il Green Pass
Continua a far discutere il caso del dottor Pietro Luigi Garavelli, primario del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Maggiore di Novara. Il medico si trovava alla manifestazione contro il Green Pass e i vaccini dello scorso sabato ad Alessandria, e la sua presenza in quel contesto ha scatenato dure reazioni da parte della comunità scientifica e forti critiche da parte della stampa nazionale. Lo stesso camice bianco ha però preso le distanze dalle posizioni dei movimenti scesi in piazza.
“Sono andato a quella manifestazione per informare le persone. Non sono un no vax. Sono vaccinato, si sono vaccinati mia moglie e tutti i miei familiari. Se sarò obbligato vaccinerò anche le mie figlie. Ma la popolazione deve essere informata in modo chiaro, e questo non è successo purtroppo. Per questo adesso le persone scendono in piazza“, ha raccontato a La Stampa.
Il dottor Pietro Luigi Garavelli, che è anche Cavaliere della Repubblica, ha però sottolineato che “pensare di risolvere la pandemia solo con i vaccini non è possibile. Nei giovanissimi, per esempio il vaccino può provocare problemi cardiaci, mentre se si ammalano di Covid il rischio è pari a zero”.
“La mia attività è stata di tipo formativo, non di sostegno. Una attività che è giusto che un infettivologo faccia. Così come tanti anni fa mi sono confrontato con centinaia di mamme sulla libera scelta per i vaccini dei bimbi“, ha dichiarato ancora il primario.
Medico alla manifestazione no Pass e no vax: l’Ordine prende provvedimenti
“In relazione alle notizie comparse in questi giorni sugli organi di informazione in merito all’intervento del dottor Pietro Luigi Garavelli a un corteo che manifestava contro il Green Pass, l’Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri ha deceiso di assumere le iniziative del caso”, ha fatto sapere il presidente dell’Omceo di Novara, il dottor Federico D’Andrea, con un comunicato stampa pubblicato sui social dell’Ordine.
“Stiamo valutando se esistono i presupposti per un’azione disciplinare, e se sarà il caso apriremo un procedimento. Esiste un Codice dentologico che obbliga i medici a tenere determinati comportamenti. La violazione di queste regole implica l’adozione di misure specifiche. Si va dall’avvertimento alla censura, per arrivare alla sospensione e alla radiazione“, viene sottolineato nella nota.
“L’Ordine provinciale fin dal primo momento ha sostenuto la campagna vaccinale. Il vaccino è uno strumento importantissimo con il quale i sanitari si possono proteggere dal Covid-19 e, di conseguenza, proteggere anche i cittadini. E il Green Pass si inserisce perfettamente tra i provvedimenti che si possono adottare per contenere la pandemia”.