Scontri tra polizia e attivisti a Sairano per i maiali con la peste suina africana: l'irruzione nel rifugio
Irruzione di polizia e veterinari dell'Ats di Pavia nel rifugio Cuori Liberi per abbattere tutti i maiali presenti: la resistenza degli attivisti
All’alba di mercoledì 20 settembre agenti di polizia e operatori dell’Azienda territoriale sanitaria (Ats) di Pavia hanno fatto irruzione nel rifugio Cuori Liberi di Sairano per abbattere tutti i maiali presenti: sia quelli contagiati da peste suina africana sia quelli ancora sani. Lo rendono noto gli attivisti barricati nel rifugio da venerdì 15 settembre.
- La richiesta di aiuto del rifugio Cuori Liberi
- Il racconto degli attivisti
- Perché si vogliono abbattere i maiali del rifugio
- Cos'è la peste suina africana
La richiesta di aiuto del rifugio Cuori Liberi
Gli attivisti sono stati fatti sgomberare dalle forze dell’ordine, dopo essersi opposti con tutte le loro forze per impedire l’uccisione dei suini ospiti del rifugio.
“Dopo 14 giorni di presidio permanente coordinato dalla Rete dei santuari di animali liberi, che aveva visto la partecipazione di centinaia di attivisti provenienti da tutta Italia, i maiali sopravvissuti stanno per essere uccisi dai veterinari dell’Ats”, recita una nota.
L’allarme è scattato su Facebook, poco dopo le 6 del mattino, con questo post
L’intervento è stato deciso dopo che l’ordinanza di abbattimento dei suini, disposta dall’Ats, è stata confermata, essendo venuta meno la sospensiva.
Il racconto degli attivisti
Sul posto sono arrivate una decina di camionette della polizia con agenti in assetto antisommossa.
Durante una carica, riporta l’Ansa, tre animalisti sono rimasti lievemente feriti e medicati sul posto dal personale del 118.
Gli attivisti, ha spiegato in un comunicato la Rete dei Santuari di animali liberi in Italia di cui fanno parte, sono “stati portati via di peso dalle forze dell’ordine, molti sono stati picchiati con tirapugni e manganelli, alcuni fatti salire sulle camionette della celere e portati via senza rispettare i protocolli di sicurezza e sanificazione. Nonostante oggi siamo stati sconfitti, continueremo a lottare per difendere i rifugi e l’idea che essi rappresentano: un’alternativa di convivenza rispetto a un sistema che uccide per profitto” hanno assicurato.
Perché si vogliono abbattere i maiali del rifugio
Come spiegato anche dalla Lega anti vivisezione (Lav), il rifugio Progetto Cuori liberi di Zinasco, in provincia di Pavia, ospita 10 maiali salvati da allevamenti o provenienti da contesti di maltrattamento.
Nei confronti di tutti e 10 è stata emessa un’ordinanza di abbattimento dell’ATS Pavia in seguito alla scoperta di un focolaio di peste suina africana presso la struttura.
Alcuni maiali avrebbero manifestato sintomi lievi, ma – sostiene Lav, “sono in buone condizioni generali di salute“.
Venerdì 15 settembre l’esecuzione dell’ordinanza è stata impedita dall’intervento di attiviste e attivisti che hanno occupato il rifugio.
Dopodiché 12 associazioni attive nell’ambito della protezione animale, tra le più rappresentative a livello nazionale, hanno inviato un’istanza urgente al Commissario straordinario per la peste suina africana e ai responsabili di settore del Ministero della Salute, della Regione Lombardia e dell’Ats di Pavia, nonché al sindaco di Zinasco.
Nella lettera, le associazioni fanno anche presente che gli animali si trovano in un rifugio permanente e non sono destinati alla produzione alimentare.
Da metà agosto a oggi in provincia di Pavia sono stati abbattuti più di 33 mila maiali in seguito alla scoperta di otto focolai.
Cos’è la peste suina africana
La peste suina africana – sottolinea la Coldiretti – può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per questi animali.