Padre e figlio investiti e uccisi da un treno merci a Senigallia: morti due turisti, s'indaga sulla dinamica
Il figlio si sarebbe diretto verso il convoglio, dicendo di volersi uccidere: il padre avrebbe provato disperatamente a salvarlo ma è morto anche lui
Tragedia a Senigallia. Nella tarda serata di mercoledì 17 agosto padre e figlio, rispettivamente di 63 e 26 anni, sono stati investiti e uccisi da un treno merci in transito poco a nord della stazione della città marchigiana.
Le vittime
Secondo quanto ricostruito, le vittime sarebbero due turisti umbri, originari di Perugia. Si trovavano a Senigallia in vacanza, per godersi un po’ di mare.
Si sta indagando sulla dinamica dell’incidente. Le fonti investigative, spiega l’agenzia Ansa, riferiscono che un treno merci in transito, direzione sud, li avrebbe travolti mentre stavano attraversando i binari.
Ipotesi suicidio
Secondo gli uomini del compartimento Polfer di Ancona, il ragazzo si sarebbe messo a correre verso il convoglio in arrivo gridando di volersi uccidere.
Il padre, a quel punto, avrebbe provato a rincorrerlo. Ma, riporta il Giorno, nel tentativo di bloccarlo ed evitare l’investimento da parte del treno, è stato travolto e ucciso anche lui.
Sul posto sono intervenuti il 118, i vigili del fuoco e i carabinieri, ed è stato richiesto anche l’intervento dell’Autorità giudiziaria.
Padre e figlio investiti da un treno merci a Senigallia
Un’altra tragedia sui binari
La tragica morte dei due turisti umbri ha causato inevitabili disagi per la circolazione dei treni. Il traffico ferroviario in entrambe le direzioni, sul tratto Marotta-Senigallia, è stato sospeso per alcune ore nella serata di mercoledì 17 agosto.
La vicenda ricorda la morte di Giulia e Alessia, le due sorelle di 16 e 14 anni travolte e uccise da un Frecciarossa sul binario 1 della stazione di Riccione.
Lo scorso 13 maggio, a Genova, era morto un altro giovane di 16 anni. Fatale, anche per lui, l’attraversamento dei binari.