,,

Sorelle travolte dal treno a Riccione, cos'è successo: le testimonianze del terribile incidente

Due sorelle di 15 e 17 anni sono morte investite da un treno, ma la dinamica è ancora poco chiara. Preziose le testimonianze dei presenti

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Giulia e Alessia Pisanu, le sorelle di Madonna di Castenaso di 15 e 17 anni, sono morte investite da un treno Frecciarossa in transito alla stazione di Riccione alle 6.40 di domenica 31 luglio. In un attimo, le vite delle due giovanissime sorelle sono svanite tra lo stridio dei binari e le urla dei testimoni.

Le ipotesi sull’incidente

La dinamica di quanto accaduto è ancora al vaglio e non è facile definirla con esattezza, in quanto le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso le due sorelle entrare in stazione ma non il momento dell’impatto col treno. Preziosissime, quindi, le testimonianze dei presenti che hanno permesso quantomeno di formulare alcune ipotesi.

Alla Questura di Rimini si stanno seguendo sostanzialmente due piste: secondo una lettura dei fatti, una delle due sorelle avrebbe tentato il suicidio e l’altra, nel tentativo di tirarla via dai binari e salvarla, sarebbe rimasta travolta anch’ella dal treno in transito.

Sorelle travolte dal trenoFonte foto: ANSA
La stazione di Riccione, dov’è avvenuto il tragico investimento

Un’altra possibile ricostruzione è che una delle due sorelle, forse poco lucida dopo una nottata in discoteca, non si sarebbe accorta di essere sui binari. Anche in questo caso, l’altra ragazza avrebbe tentato invano di salvarla. Gli esami tossicologici permetteranno di scoprire se le due ragazze fossero alterate da qualche sostanza.

Le testimonianze dei presenti: il macchinista, il titolare del bar, la cassiera

Il macchinista del treno, nonostante la frenata improvvisa e il fischio, non ha potuto far nulla per evitare l’impatto, dal momento che il treno Frecciarossa viaggiava ad altissima velocità. Tuttavia, la sua testimonianza è stata preziosa: ha visto una delle due ragazze “sbucare all’improvviso”, probabilmente per trarre in salvo la sorella.

Altre utilissime testimonianze sono state rese dai passeggeri fermi alla banchina e la cassiera del bar, che ha raccontato al Corriere della Sera: “Mancavano alcuni minuti alle sette e qui nel bar sono venute quelle due ragazze che hanno chiesto se ci fosse il bagno. Ma noi non l’abbiamo e allora le ho indirizzate alla toilette fuori dalla stazione. Poi ho sentito un gran urlo del mio titolare, ho alzato la testa e ho visto il Frecciarossa arrivare a tutta velocità… Ho visto ancora quelle due ragazze, una era seduta sui binari e l’altra è andata per prenderla. Poi è scoppiato tutto… è saltato tutto“.

Il titolare del bar ha spiegato all’Agi: “Stavo caricando il distributore delle bibite, erano circa le 6.30 quando mi si è avvicinata una bellissima ragazza vestita di nero che mi chiede qualcosa ma ho subito capito che non era in sé. Mi ha detto che non aveva soldi e che le avevano rubato il telefonino. Successivamente si è allontanata di due metri e si è incontrata con un’altra ragazza vestita di verde e con gli stivali in mano quando all’improvviso si sono dirette al binario 2 dove era fermo il treno per Ancona. Quando ho capito cosa volessero fare ho urlato, tutti dietro di me hanno urlato, poi ho sentito il fischio fortissimo del treno e una botta tremenda. Poi non ho capito più nulla, tutti urlavano”.

Le vittime irriconoscibili, l’identificazione è avvenuta grazie a un cellulare

Il riconoscimento delle due vittime è stato altrettanto difficile, dal momento che i loro resti erano indistinguibili. A permettere l’identificazione è stato un cellulare ridotto in pessime condizioni, intestato a una ditta di traslochi di Castenaso, attraverso la quale si è risalito al papà delle due ragazze.

rilievi riccione Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,