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Investite da un treno, l'abbraccio del padre di Giulia e Alessia a chi lo ha criticato: "Non porto rancore"

Vittorio Pisano ha risposto in una lettera a chi lo ha biasimato per non essere andato a prendere le figlie dopo la serata in discoteca

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

All’indomani della tragedia di Riccione, nella quale hanno perso la vita, investite da un treno Frecciarossa, Giulia e Alessia Pisano, il padre delle due vittime, in una lettera, esprime tutto il suo dolore e la speranza che la morte delle figlie porti a “qualcosa di buono”.

L’uomo, originario di Cagliari, si è poi rivolto a coloro che lo hanno criticato per non essere andato a prendere personalmente le due adolescenti. Ecco come ha risposto Vittorio Pisano ai “maestri” che già il parroco, ai funerali di Giulia e Alessia, aveva messo in guardia.

Investite da un treno, la lettera del padre e le sue dichiarazioni sulla tragica morte delle figlie

“Non porto rancore rispetto all’inconsulto vociare che si è scatenato all’indomani della tragedia che mi ha colpito. Voglio, al contrario, che le mie bimbe non siano morte invano, che questa disgrazia porti a qualcosa di buono, a un bene assoluto. Per tutti”

Rilievi sul luogo dell'incidente, a Riccione.Fonte foto: ANSA
Rilievi in stazione nel giorno dell’incidente.

Queste le parole, riportate da “La Repubblica” del padre di famiglia sulla tragedia che ha colpito anche la moglie Tania e la sorella maggiore di Giulia e Alessia, Stefania. Quella sera le due ragazze, di 14 e 16 anni, erano andate a ballare al Peter Pan, una celebre discoteca di Riccione.

“Papà rientriamo in treno”, avevano detto in una telefonata a Vittorio prima di venire travolte dal Frecciarossa.

Giulia e Alessia travolte da un Frecciarossa, il padre: “Andavo sempre a prenderle”

“Non c’è stato un giorno in cui non le abbia accompagnate e riprese da scuola – puntualizza lui – almeno questo mi rimarrà per sempre, quello che ho vissuto con loro”.

E poi: “Andavo sempre a prenderle, tutte quante, prendevo un albergo se necessario quando andavano a ballare in Riviera”. Non così la sera della disgrazia per una sfortunata, fatale casualità.

“Non riesco a nutrire rancore, rammarico o amarezza dall’inconsulto vociare continuo e costante che si è scatenato all’indomani della tragedia”, continua nella lettera. “Ringrazio tutte le persone che hanno espresso un pensiero per me e la mia famiglia. Tutti indistintamente, anche coloro che hanno espresso giudizi severi verso la mia persona”.

Tragedia di Riccione, il padre della 14enne e della 16enne: dalla disgrazia “l’amore verso il prossimo”

“Sono convinto che ognuno di loro possa trarre insegnamento per la vita che verrà. Vorrei che da questa disgrazia, da questa immensa perdita, si possano trarre nuove energie per plasmarla in amore puro”.

“Affinché da questo vuoto, da questa banalizzazione del male, dal cinismo della disperazione, possa nascere e crescere rigoglioso l’amore verso il prossimo; uno spirito nuovo che possa infondere nella comunità speranza e fiducia”.

“Perché le bimbe, le mie bimbe, le nostre bimbe, i nostri angeli, non siano arrivati in cielo invano”.

I funerali di Alessia e Giulia: a Castenaso l'ultimo saluto alle sorelle travolte dal treno a Riccione Fonte foto: ANSA
I funerali di Alessia e Giulia: a Castenaso l'ultimo saluto alle sorelle travolte dal treno a Riccione
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