Padova, uccide la figlia e si suicida: dal diario spunta il movente
Dal manoscritto dell'uomo è emerso tutto il rancore verso la figlia e il marito, e un piano per favorire la nuova moglie dopo la sua morte
Sono inquietanti rivelazioni quelle che emergono dalle indagini su Stellio Cerqueni, l’uomo che venerdì 17 settembre 2021 ha ucciso la figlia Dorjana il giorno del compleanno e si è sucidato davanti alla casa della donna a Rubano, in provincia di Padova. L’88enne si era spostato dalla sua casa a Monfalcone, in provincia di Gorizia, accompagnato da un amico.
Durante il viaggio avrebbe portato con sé dei fogli, una sorta di diario dell’odio. Come riporta il Corriere della Sera, nelle 60 pagine di scritti si legge tutto il rancore che provava nei confronti della figlia e del genero, spesso immaginando su carta la loro morte.
Rileggendole avrebbe trovato il coraggio per compiere il delitto, con un proiettile al petto e poi alla testa per assicurarsi di aver davvero ucciso Dorjana, e poi un altro diretto al proprio cranio per togliersi la vita.
Il manoscritto servirà a capire meglio il movente e la dinamica della vicenda, insieme alle testimonianza delle due testimoni oculari e dell’amico tassista, e all’esame autoptico, che oltrettutto confermerà la distanza degli spari e gli organi lesionati. Formalità che serviranno per chiudere definitivamente l’indagine sull’omicidio della 60enne.
L’arma del delitto, una pistola a tamburo 38 special, è stata sequestrata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Padova. Dopo la perquisizione della casa dell’uomo, è emerso il possesso regolare di altre armi, una pistola e un fucile.
Padova, uccide la figlia e si suicida: la pista dell’eredità per la moglie
L’omicidio, forse, sarebbe potuto essere evitato. L’anziano aveva confidato alla sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisin, di non stare bene: “Ho una malattia, e probabilmente non finirò l’anno“.
Pensava di non avere più niente di perdere, e i vecchi rancori contro la figlia si sono così tramutati nel piano attuato lo scorso venerdì 17. “Parlando con lui avevo capito che era preoccupato per il futuro della moglie“, ha riferito la prima cittadina al Corriere della Sera.
Nel 2016 Stellio Cerqueni si era risposato con Rosetta e l’ipotesi è che non volesse che la moglie dovesse dividere l’eredità con Dorjana e suo marito Galdino Nicoletti.
Proprio la storia d’amore della figlia con il suo ex socio non sarebbe mai stata digerita dall’uomo, che con Nicoletti aveva iniziato trent’anni fa una lunga battaglia legale dopo il fallimento della loro attività.