No Tav, tensioni al corteo: Chef Rubio li difende con un tweet
Chef Rubio si è scagliato contro chi ha parlato dei No Tav come "oppressori" e non come "vittime"
Nel corso del corteo No Tav in Valle di Susa ci sono stati momenti di tensione. I manifestanti erano circa trecento, come riporta Ansa, e sono partiti dall’abitato di Giaglione per di forzare un cancello che blocca il passaggio verso la zona dei Mulini, dove da settimane i No Tav mantengono un presidio. In risposta alla loro mossa, le forze dell’ordine hanno lanciato dei lacrimogeni.
Nel corso della manifestazione, secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, sarebbero state un centinaio le bombe carta lanciate dai No Tav. La polizia, nel corso della perlustrazione, ne avrebbe trovate molte inesplose e un agente è rimasto ferito in maniera non grave.
Nel corso del corteo, i manifestanti hanno esposto grandi fotografie con i volti dei “promotori della grande opera inutile”: il premier Giuseppe Conte, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, il ministro dei trasporti Paola De Micheli e il governatore Alberto Cirio.
La scorsa notte, invece, c’era stata una dimostrazione nei paraggi del perimetro del cantiere. In quell’occasione, venti manifestanti No Tav erano stati identificati e denunciati dalla Questura di Torino. Alla manifestazione avevano preso parte circa 150 persone.
No Tav, il tweet di Chef Rubio
A smentire chi ha additato i No Tav di aver creato tensioni, è arrivato un tweet di Chef Rubio: “Ma non vi fate schifo – ha scritto – a invertire sempre la temporalità delle dinamiche, facendo passare i NoTav (i custodi della valle, quindi i buoni) per quello che non sono, e gli oppressori come vittime? Che vi torna in tasca?”.