Morto Stefano Makula, chi era il primatista mondiale di apnea scomparso a 68 anni
Apneista eccezionale, suo era il "metodo Makula" nell'immersione subacquea.L'mpatto nella pratica dell'apnea e la sua carriera
Il mondo dell’apnea piange una stella brillante. Stefano Makula, fra gli atleti più celebri di questa disciplina, uomo che ha solcato le profondità con coraggio e passione, è morto all’età di 68 anni. Con 28 primati mondiali in varie specialità, Makula è stato un autentico pioniere dell’apnea, condividendo il palcoscenico con Enzo Maiorca e Jacques Mayol.
La carriera
Stefano Makula è stato una figura iconica che ha fatto storia nelle acque profonde. Nel 1977 ha iniziato la sua straordinaria avventura agonistica, segnando il suo primo record solamente un anno dopo.
L’atleta ha illuminato le profondità con la sua maestria sia nell’assetto fisso che variabile, tracciando nuove frontiere e sfidando i limiti dell’umano.
Fonte foto: ANSA
L’episodio di Ponza
È però l’anno 1989 a segnare un momento cruciale per Makula. Durante un tentativo di stabilire un nuovo record di profondità a Ponza, ha affrontato un terribile incidente. Mentre si avvicinava ai 110 metri, un problema di compensazione lo ha costretto a risalire d’urgenza.
Il cuore ha cessato di battere, ma grazie all’intervento tempestivo dei medici, Makula ha ottenuto una nuova chance. Questo tragico episodio ha spinto l’atleta a una breve pausa, ma la sua resilienza lo ha condotto verso nuove sfide, come l’apnea orizzontale.
Il metodo Makula
Oltre alle sue imprese in acqua, Makula ha contribuito concretamente al mondo dell’apnea attraverso il suo “metodo Makula“. Questo innovativo approccio, basato sul training autogeno, ha rivoluzionato l’immersione subacquea, rendendola più sicura e accessibile.
L’apneista ha condiviso le sue conoscenze con il Coni e ha scritto un libro, concretizzando il suo impegno nell’educare e nell’ispirare le generazioni future di apneisti.
La solidarietà
Oltre ai record e alle medaglie, Makula ha lasciato un segno indelebile anche per la sua umanità. Ha creato corsi di apnea per disabili e ha proposto l’iniziativa “DisabilidaMare“.
La Federazione italiana Pesca sportiva, Attività subacquee e Nuoto pinnato (Fipsas) ha onorato il suo ricordo e ha espresso condivisione del lutto dei suoi cari.
Fonte foto: ANSA