Mimmo Lucano dopo la condanna ridotta in appello pensa al ritorno in politica: frecciate a Salvini e Rai
L'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano ha commentato la sentenza d'Appello che ha cancellato la condanna a 13 anni e 2 mesi: le sue parole
Dopo la sentenza che ha cancellato la condanna a 13 anni e 2 mesi per associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d’ufficio, l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano (condannato in Appello a 1 anno e 6 mesi) si è tolto qualche sassolino dalle scarpe.
La sentenza d’Appello
Sulla sentenza ribaltata in Appello, Mimmo Lucano ha detto a ‘La Repubblica’: “In pochi secondi tutti i dispiaceri, l’amarezza, i momenti più duri, quelli in cui non credevo di farcela, tutto è stato cancellato. Mi sono sentito rinascere”.
E poi: “È stata dura e lunga, ci sono stati i domiciliari, le misure cautelari che mi hanno tenuto lontano da Riace, poi la sentenza di primo grado, il fango. Adesso è come se tutto fosse sparito, in questo momento non pesa più”.
L’accusa di associazione a delinquere
Mimmo Lucano ha definito l’accusa di associazione a delinquere per quanto fatto a Riace “quanto di più lontano da quello che il villaggio globale, la comunità che qui avevamo costruito, rappresenta”.
L’ex sindaco di Riace ha spiegato: “Noi abbiamo sempre lottato per la fratellanza, perché tutti avessero un’opportunità, questa è l’antitesi alle associazioni criminali, che qui significano mafia. Noi l’abbiamo sempre combattuta. I miei primi passi in politica sono stati proprio contro la mafia”.
La politica
Con la sentenza d’Appello è caduta anche l’interdizione ai pubblici uffici. A questo proposito, Mimmo Lucano non ha escluso di candidarsi nuovamente: “È presto, la sentenza è appena arrivata, solo adesso inizio a realizzare, ma ci sto pensando. Sicuramente ora si apre una fase nuova, di rinascita e di speranza”.
A Matteo Salvini, che lo aveva definito “uno zero”, l’ex sindaco di Riace ha detto: “So che è uno che guarda il calcio. A lui che ha usato la mia condanna per criminalizzare l’accoglienza direi che i risultati si commentano a fine partita“.
La frecciata alla Rai
‘La Repubblica’ ha anche riportato le prime dichiarazioni di Mimmo Lucano dopo la sentenza d’Appello, in cui non ha risparmiato una frecciata alla Rai: “È la fine di incubo che per anni, ingiustamente, mi ha reso agli occhi delle gente come un delinquente. Lucano è stato attaccato, denigrato e accusato, anche a livello politico e non solo, quindi, giudiziario, per distruggere il ‘modello Riace’. (…) A questo punto spero che pure la Rai si ricreda e mandi in onda la famosa fiction girata con Fiorello a Riace”.