Milano, 13enne morto in monopattino: indagato l'amico 17enne
Il 17enne avrebbe prestato il monopattino da cui è caduto il 13enne, morto a Sesto San Giovanni il 30 agosto
Il 17enne che avrebbe prestato il monopattino elettrico al 13enne morto a Sesto San Giovanni il 30 agosto scorso, proprio dopo essere caduto dal veicolo, è stato indagato per omicidio colposo. Lo riporta ‘Milano Today’. L’iscrizione del minore nel registro degli indagati, come spiegato dagli inquirenti, è un atto dovuto.
L’inchiesta condotta dal tribunale dei Minori di Milano servirà a chiarire la dinamica dell’incidente.
La ricostruzione dei fatti
Secondo la prima ricostruzione dei fatti, il 13enne avrebbe voluto provare il monopattino elettrico dell’amico ma, mentre lo stava utilizzando sulla ciclabile di viale Gramsci, ne avrebbe perso il controllo.
La caduta, di testa, sarebbe risultata fatale. Stando a quanto riportato da ‘Milano Today’, sembra che il 13enne non indossasse il casco.
La Polizia Locale è al lavoro per chiarire se il monopattino fosse in regola o meno.
A dare l’allarme a una pattuglia della Polizia locale era stata un’infermiera che, per caso, aveva assistito all’incidente.
Soccorso dagli equipaggi di un’ambulanza e un’auto medica, il ragazzino, nato nel 2008, era stato trasportato in condizioni disperate all’ospedale Niguarda di Milano.
Quando i sanitari erano arrivati, il 13enne era già in arresto cardiocircolatorio. Intubato sul posto, è stato trasferito in ospedale con le manovre di rianimazione in corso nel disperato tentativo di salvargli la vita. Una volta lì, però, i medici hanno dovuto constatarne il decesso.
La nuova ordinanza a Sesto San Giovanni
In seguito all’incidente, a Sesto San Giovanni da martedì un’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Di Stefano ha reso obbligatorio l’utilizzo del casco quando si guida il monopattino e imposto, per questo veicolo, limiti di velocità di 20 chilometri orari sulle piste ciclabili e di 5 chilometri orari nelle aree pedonali.