Maradona, la poesia dell'attore napoletano che commuove il mondo
Il video pubblicato dall'attore Gigi Savoia in ricordo di Maradona sta facendo il giro del mondo per la commozione di milioni di fan
Quasi due milioni di visualizzazioni in pochi giorni. L’attore napoletano Gigi Savoia ha pubblicato sul suo profilo Facebook un video in cui recita la poesia “Com’era Napoli prima di Maradona“, che adesso sta facendo il giro del mondo.
L’occasione era la festa dei 30 anni dal primo scudetto del Napoli, nel 2017, e Maradona era presente alla serata al teatro San Carlo. In un momento dello spettacolo l’attore ha recitato, davanti proprio alla leggenda del calcio, la poesia dedicata al “Pibe de oro”, che adesso sta commuovendo gli affezionati anche dall’altra parte dell’oceano.
Il video è arrivato infatti fino in Argentina, dove è stato condiviso anche dal presidente della squadra di calcio del Lanus, Nicolàs Russo: “Non ho potuto trattenere le lacrime. Mi sono ricordato delle vecchie storie che la mia famiglia mi raccontava e mi sono emozionato di nuovo con Diego” ha scritto su twitter.
Come scrive Repubblica, il brano parla della Napoli prima dell’arrivo di Maradona, una città distrutta dal terremoto dell’80, e racconta il boato assordante che travolse lo stadio quando il campione argentino venne presentato al San Paolo davanti ad 80mila persone.
“Grazie ad Alessandro Siani che mi ha voluto in quello spettacolo “Tre volte 10”, ho avuto l’opportunità di rincontrarlo dopo anni – ha raccontato Savoia – ci eravamo conosciuti al campo Paradiso, all’epoca io ero dirigente delle giovanili con Sormani allenatore. Ero giovane eppure lui mi chiamava sempre Signor Savoia. Faceva un grande effetto detto da un campione come lui.”
“Al termine dello spettacolo siamo rimasti un po’ insieme nel suo camerino – ha svelato l’attore napoletano – abbiamo ricordato quei momenti del passato, mi ha parlato con lacrime agli occhi del rapporto ritrovato con il figlio, e poi mi rivelò di aver parlato con Dio, gli aveva assicurato vita fino ad 87 anni. Che dolore la sua scomparsa, che gioia averlo conosciuto”.