Manifestanti attaccano Parlamento in Georgia per protestare contro una legge: tensione con la polizia
Centinaia di persone si sono radunate in piazza a Tbilisi per protestare contro la legge di stampo russo contro gli agenti stranieri, considerata un bavaglio ai media
Centinaia di persone hanno tentato di entrare con la forza nel palazzo del Parlamento a Tbilisi, capitale della Georgia. Le proteste sono scoppiate in seguito all’approvazione in Aula di un disegno di legge che prevede l’introduzione di un registro delle organizzazioni considerata come “agente di influenza straniera”. Il progetto legislativo è considerato una svolta autoritaria di stampo russo, che potrebbe compromettere in futuro l’entrata nell’Unione europea del Paese. I manifestanti scesi in piazza hanno ricevuto il sostegno anche della stessa presidente georgiana, Salome Zurabishvili.
Le proteste
Secondo quanto riportato dall’agenzia stampa russa Ria Novosti “i manifestanti contro la legge sugli agenti stranieri nel centro di Tbilisi in Georgia hanno sfondato le barriere di ferro all’ingresso del parlamento, tentando di entrare nel cortile del palazzo”.
Gli scontri tra manifestanti e polizia in piazza a Tblisi
“I manifestanti hanno sfondato le recinzioni di ferro installate davanti al cancello principale del parlamento”, mentre “le forze speciali di stanza nel cortile interno del parlamento, usano cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti”, riporta la tv Rustavi 2.
Davanti alla sede del Parlamento di Tbilisi, centinaia di persone si sono radunate nella notte sventolando le bandiere georgiane insieme a quelle dell’Unione europea. Durante la protesta si sono verificati scontri anche violenti tra i partecipanti e la polizia antisommossa che ha lanciato sulla folla gas lacrimogeni e spray al peperoncino, usano i cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti.
Il veto della presidente georgiana
In visita a New York, la presidente della Georgia Salome Zurabishvili ha espresso il suo sostegno ai manifestanti in piazza.
“Mi rivolgo a voi che rappresentate la Georgia libera. La Georgia che vede il suo futuro in Europa e non permetterà a nessuno di privarla di questo futuro”, ha sottolineato il Capo di Stato, come riportato dal giornale online ucraino Ukrainska Pravda.
Zurabishvili ha promesso di porre il veto sul disegno di legge, che però potrebbe essere facilmente aggirato dal Parlamento georgiano come già fatto del resto sulla cosiddetta legge sulle intercettazioni, criticata dall’Unione Europea e dagli attivisti per i diritti umani.
Cos’è la legge sugli “agenti stranieri”
Al centro delle proteste l’approvazione in prima lettura da parte delle due bozze del provvedimento che mira a introdurre nuove norme per il controllo dei cosiddetti “agenti stranieri”, principalmente pensata per i media.
La legge, sostenuta dal partito di governo Sogno Georgiano, ricalca quella già in vigore in Russia ed è vista dalle opposizioni come un tentativo di mettere il bavaglio all’informazione: il testo dovrebbe prevedere possibili limitazioni sulle attività di società non commerciali che ricevono oltre il 20% dei propri finanziamenti da fonti straniere, registrati appunto come “agenti stranieri”.
Sul progetto di legge si è espresso anche l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell: “Oggi il parlamento georgiano ha adottato in prima lettura la nuova legge sulla trasparenza dell’influenza straniera. Si tratta di uno sviluppo molto negativo per la Georgia e la sua gente” ha affermato in una nota.
“La legge nella sua forma attuale rischia di avere un effetto dissuasivo sulla società civile e sulle organizzazioni dei media, con conseguenze negative per i molti georgiani che beneficiano del loro lavoro. Questa legge è incompatibile con i valori e gli standard dell’Ue – ha affermato Borrell -. Va contro l’obiettivo dichiarato della Georgia di aderire all’Unione europea, sostenuto da un’ampia maggioranza di cittadini georgiani. La sua adozione definitiva potrebbe avere gravi ripercussioni sulle nostre relazioni”.