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La mamma di Kata riconosce la figlia in una foto scattata su un bus: la possibile svolta a Quarto grado

I carabinieri di Firenze hanno mostrato alla madre di Kata una foto scattata su un bus di una bambina che assomiglierebbe alla figlia scomparsa

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A 7 mesi dalla scomparsa dall’ex hotel Astor di Firenze, si riaccende la speranza sulla piccola Kata. La possibile svolta sul caso potrebbe arrivare da una foto scattata a una bambina su un bus, nella quale la madre Katherine Alvarez avrebbe riscontrato delle somiglianze con la figlia. A rivelare la novità sulla sparizione dello scorso 10 giugno della bimba di 5 anni è stata la trasmissione Quarto grado nella puntata di venerdì 5 gennaio.

La foto

A mostrare la foto alla madre di Kata sono stati i carabinieri di Firenze che l’hanno convocata per accertare eventuali elementi affini alle caratteristiche fisiche della figlia, soprattutto per quanto riguarda il volto.

Stando a quanto riportato dalla conduttrice di Quarto grado, Alessandra Viero, l’immagine sarebbe stata scattata nella giornata di giovedì 4 gennaio e Katherine Alvarez avrebbe riferito ai militari dell’Arma che in particolare gli occhi e il naso della bambina ritratta nella fotografia le ricorderebbero Kata.

Le indagini

Sulla base di questi riscontri, gli inquirenti starebbero cercando delle eventuali telecamere a bordo dell’autobus, in modo da acquisire ulteriori immagini della bambina fotografata e confrontarle con quelle della bimba sparita lo scorso 10 giugno.

La foto potrebbe rappresentare un elemento prezioso per le indagini sul mistero della scomparsa, da mesi bloccate attorno ai conflitti tra bande per il racket degli affitti degli occupanti dell’ex hotel Astor.

Gli aggiornamenti

È la stessa trasmissione su Rete4 a fare il punto sul caso della piccola Kata. Secondo gli ultimi aggiornamenti, la bambina di origini peruviane potrebbe essere stata vittima di una ritorsione per una violenza sessuale su un’altra ragazzina, commessa da qualcuno vicino alla famiglia della bimba.

La nuova ipotesi sulla scomparsa di Kata è stata anticipata dall’edizione fiorentina di Repubblica: stando alle indiscrezioni sulla pista investigativa, si tratterebbe di una vendetta trasversale per un abuso sessuale subito da un’altra bimba che viveva come lei nell’ex hotel Astor occupato.

È un ulteriore dimostrazione di come le indagini stiano proseguendo su tutti i fronti, in particolare sul contesto familiare: il mese scorso sono stati sentiti in procura due zii della bimba, il fratello della madre e uno dei fratelli del padre. I due erano stati indagati per alcune macchie trovate nelle loro stanze, che poi non portarono a niente.

mamma-kata Fonte foto: ANSA
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