Maltempo in Toscana e Emilia Romagna, chiesto rinvio di Fiorentina - Juventus e Bologna - Lazio: la situazione
Il maltempo in Toscana ed Emilia Romagna ha messo a rischio due partite di serie A, Fiorentina-Juventus e Bologna-Lazio: le rassicurazioni
Il maltempo in Toscana ed Emilia Romagna ha messo in dubbio due partite di serie A, Fiorentina-Juventus e Bologna-Lazio, ma l’ipotesi di un rinvio sarebbe stata superata. Negli scorsi giorni è stata dichiarata l’allerta rossa in entrambe le regioni con la chiusura di parchi, scuole, musei, impianti sportivi e mercati in alcuni comuni. Sulla partita del Franchi sono arrivate le rassicurazioni della sindaca Funaro.
- La situazione in Toscana ed Emilia Romagna
- Rinviata una partita di Serie B
- Il maltempo in Toscana
- Il maltempo in Emilia Romagna
La situazione in Toscana ed Emilia Romagna
In Toscana ed Emilia Romagna è stata disposta, dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, la mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale di protezione civile.
La situazione ha messo a rischio per diverse ore due partite del campionato italiano, Fiorentina-Juventus e Bologna-Lazio, entrambe in programma domenica 16 marzo, rispettivamente alle ore 18 e 15.

Maltempo in Toscana
Il rinvio è stato chiesto a partire dal 14 marzo da alcuni esponenti politici locali. Ma perlomeno sul rinvio di Fiorentina-Juventus sono arrivate le rassicurazioni della sindaca di Firenze, Sara Funaro, che ha annunciato come la partita si giocherà regolarmente.
“Non ci sono motivi ostativi per non farla giocare”, ha dichiarato la prima cittadina nel corso di una conferenza stampa nella sede della Protezione civile. La sindaca ha spiegato che l’incontro si potrà svolgere in virtù del passaggio dell’allerta meteo (dalle ore 14 fino alla mezzanotte di sabato 15 marzo) da rossa ad arancione.
Rinviata una partita di Serie B
Intanto è stata rinviata la partita Pisa-Mantova. “L’allerta rossa per rischio idraulico persisterà fino al pomeriggio inoltrato, per cui oggi la partita Pisa-Mantova non si gioca. Stiamo lavorando insieme alla Lega B e ai club per disputarla domani alle ore 15”, ha detto il sindaco di Pisa, Michele Conti.
“L’ondata di piena dell’Arno – ha spiegato – sta transitando molto lentamente e siamo ancora sopra il secondo livello di guardia a circa 4,8 metri e finché il livello del fiume non scende ulteriormente almeno sotto ai 4,5 metri il grado di allerta non può essere declassato”.
Il maltempo in Toscana
Come riporta il Corriere di Maremma, il picco di piena del fiume Arno è ormai superato e si registra un lieve decremento della portata. L’attenzione sulla situazione del corso d’acqua rimane alta, soprattutto nell’area pisana. Il ponte che collega Lastra a Signa con Signa continua a rimanere chiuso, mentre quelli situati nell’area empolese sono stati nuovamente aperti.
Il Soccorso alpino della Guardia di Finanza ha compiuto un difficile soccorso a 10 famiglie isolate nel Mugello, rimaste senza corrente elettrica.
L’intervento è avvenuto a Vaglia (Firenze), dove la statale Bolognese era interrotta e dal capoluogo una squadra di finanzieri, proveniente da Pistoia, ha dovuto raggiungere a piedi i luoghi dell’intervento – le frazioni montane Paterno e Pescina – impiegando circa un’ora di cammino insieme a personale del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano (Sast) e sanitario.
Raggiunte circa 30 abitazioni, dove sono state verificate le condizioni dei residenti ma non sono emerse altre criticità oltre a quelle contingenti causate dal maltempo.
“Sulla città di Firenze la situazione è in miglioramento, l’abbiamo visto con l’Arno che sta calando: la situazione più critica l’abbiamo in tanti comuni dell’area metropolitana con aree che sono isolate, con zone dove c’è ancora tanta acqua”, ha affermato Sara Funaro, sindaca metropolitana di Firenze.
Il maltempo in Emilia Romagna
Si attenua l’allerta di protezione civile in Emilia-Romagna. Il 16 marzo sarà arancione sulla pianura bolognese e modenese e gialla sul resto del territorio (ad eccezione del Piacentino e del Parmense) per criticità idraulica a causa della propagazione del lento esaurimento delle piene del Secchia e del bacino del Reno. Anche se non sono previste nuove piogge, rimane alta l’attenzione in Appennino per frane e dissesti sui versanti caratterizzati da fragilità idrogeologica.
