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Mafia, arrestato uno dei latitanti più pericolosi d'Italia Gioacchino Gammino: la fuga durante un film

Il boss agrigentino era ricercato da vent'anni dopo l'evasione da Rebibbia durante le riprese di un film

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

Era evaso da Rebibbia nel 2002 durante le riprese di un film, ma vent’anni dopo la Dia è riuscita ad arrestare Gioacchino Gammino. Il boss della Stidda risultava nell’elenco del Viminale dei cento latitanti più pericolosi d’Italia e destinatario di un mandato di cattura europeo. È stato individuato in Spagna, a Galapagar, un comune di 25 mila abitanti, alla periferia di Madrid. Lo riporta il Corriere della Sera.

Mafia, arrestato uno dei latitanti più pericolosi d’Italia Gioacchino Gammino: la fuga durante le riprese

Gammino è stato arrestato a vent’anni di distanza dalla sua fuga incredibile dal carcere romano, dove era detenuto per una condanna all’ergastolo, avvenuta durante le riprese di un film, grazie alle quali il boss riuscì ad allontanarsi indisturbato, confondendosi tra la folla di parenti e comparse.

In quell’occasione la sorella Giovanna Maia Pia e la madre Angela Ingaglio erano andate a fare visita al fratello di Gammino, Angelo, anche lui ergastolano a Rebibbia.

Approfittando del permesso concesso per un saluto anche a Gioacchino, il boss, oggi 61enne, fece scattare l’allarme con un finto tentativo di fuga, per poi effettivamente scappare nella confusione creata dalla presenza di familiari e del cast del film.

Mafia, arrestato uno dei latitanti più pericolosi d’Italia Gioacchino Gammino: la cattura

La Direzione investigativa Antimafia, coordinata dal procuratore di Palermo Paolo Lo Voi, è arrivata alla sua cattura dopo un’intensa attività investigativa di due anni, grazie alla collaborazione con le unità Udyco della polizia nazionale spagnola e la Cooperazione internazionale di polizia del Dipartimento della Pubblica sicurezza.

Sarebbe stato sorpreso mentre era andato a trovare un imprenditore di un’azienda di import export all’interno di un mercato di ortofrutta, indicato come suo figlio, contrariamente però a quanto dichiarato da Gammino nel quartier generale dell’Udyco, l’Anticrimine spagnola.

Mafia, arrestato uno dei latitanti più pericolosi d’Italia Gioacchino Gammino: la guerra di mafia

Gammino è stato condannato per associazione di tipo mafioso, omicidio e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Negli anni ’90 è stato tra i protagonisti di una sanguinosa guerra di mafia, che provocò circa 200 omicidi contro gli esponenti di Cosa nostra, come affiliato alla famiglia stiddara degli “Ingaglio” di Campobello di Licata, in provincia di Agrigento, alleata con la stidda di Caltanissetta.

Arrestato nel 1984 a seguito del procedimento “Abbate +76”, poi sfociato nel primo maxi processo a Cosa nostra di Palermo, venne indagato dal giudice istruttore Giovanni Falcone per traffico di droga.

Destinatario di un’ordinanza di arresto in carcere per associazione di tipo mafioso per due omicidi aggravati nel 1995, si era dato alla latitanza una prima volta prima di essere rintracciato a Barcellona ed estradato in Italia nel 1999.

arresto gioacchino gammino-dia Fonte foto: ANSA
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