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Mafia, blitz in Sicilia alla ricerca del superlatitante Messina Denaro

Maxi operazione della polizia alla ricerca del numero uno di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, latitante dal 1993

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Maxi blitz della polizia in Sicilia con l’obiettivo di individuare dove si nasconde il boss numero uno di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, latitante dal 1993. Su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo i poliziotti stanno eseguendo decine di perquisizioni nella Valle del Belice. Ne dà notizia l’Ansa.

Nei controlli sono impegnati circa 150 agenti delle squadre mobili di Palermo, Trapani e Agrigento, supportati dagli uomini del Servizio centrale operativo e dei reparti prevenzione crimine di Sicilia e Calabria.

Le perquisizioni sono scattate in particolare nei confronti di una serie di soggetti sospettati di essere fiancheggiatori di Messina Denaro e di personaggi considerati vicini o contigui alle famiglie mafiose trapanesi e agrigentine.

Le operazioni sono in corso a Castelvetrano, Campobello di Mazara, Santa Ninfa, Partanna, Mazara del Vallo, Santa Margherita Belice e Roccamena.

Matteo Messina Denaro, spunta il volto in un video del 2009

Giovedì sera il Tg2 ha trasmesso un video in cui si vede l’immagine del volto del superlatitante Matteo Messina Denaro, ripreso da una telecamera di sicurezza.

Il video, afferma il servizio, è stato registrato da una telecamera in strada in provincia di Agrigento e risalgono al 2009: sono le uniche che inquirenti e investigatori hanno dal 1993. Il video è possesso degli investigatori della Direzione centrale anticrimine della Polizia.

Nelle immagini, che durano pochi secondi, si vede un suv blu che percorre una strada sterrata in piena campagna. A bordo ci sono due persone: l’autista e, sul sedile del passeggero, un uomo stempiato e con gli occhiali. Secondo investigatori e inquirenti quell’uomo potrebbe essere proprio Matteo Messina Denaro.

Il video è stato ripreso da una telecamera di sicurezza a poche centinaia di metri dalla casa di Pietro Campo, boss della Valle dei Templi e fedelissimo del numero uno di Cosa Nostra che in quel periodo era protetto dalle famiglie agrigentine e, forse, stava andando proprio ad un incontro con i capi mafia locali.

polizia Fonte foto: ANSA
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