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Il caso Denise Pipitone e le parole della madre Piera Maggio a Chi l'ha visto dopo le cimici trovate in casa

Nuove rivelazioni di Piera Maggio a Chi l'ha visto sul giallo delle cimici trovate in casa a 20 anni dalla scomparsa della figlia Denise Pipitone: "In corso indagini per violazione della privacy"

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Piera Maggio è intervenuta a Chi l’ha visto? sulle cimici trovate in casa 20 anni dopo la sparizione della figlia Denise Pipitone. La madre della piccola, scomparsa a 4 anni il 1° settembre 2004 da Mazara del Vallo (Trapani), ha raccontato di aver denunciato l’accaduto ai carabinieri che hanno provveduto a sequestrare le microspie e ad aprire un’indagine per violazione della privacy.

L’intervento di Piera Maggio a Chi l’ha visto

Durante la puntata di Chi l’ha visto?, andata in onda mercoledì 8 maggio, Piera Maggio ha fornito ulteriori dettagli sul nuovo mistero che aleggia attorno al caso di Denise Pipitone: le cimici trovate nella sua abitazione dopo 20 anni dalla scomparsa della figlia.

A seguito della scoperta, la donna ha condiviso le foto dei dispositivi sul proprio profilo Facebook e si è rivolta ai carabinieri per denunciare quanto accaduto.

Così i militari si sono presentati in casa e, dopo i dovuti accertamenti, hanno confiscato le microspie e trasmesso tutto alla Procura. Questa ha infine convalidato il sequestro per violazione della privacy.

“Se la Procura avesse riconosciuto le cimici, se fossero state proprietà dello Stato, non credo che avrebbe agito in tal modo. Questo mi porta a pensare che qualcuno abbia violato la nostra abitazione e installato le cimici. È aberrante, soprattutto dopo tutto questo tempo”, ha dichiarato.

Le cimici trovate in casa

Il rinvenimento delle cimici è avvenuto in modo casuale, mentre in casa erano in corso alcuni lavori di manutenzione della casa.

Come spiegato da Piera Maggio, i dispositivi scoperti sono due, uno è stato trovato nell’androne dell’abitazione e il secondo nell’ormai noto garage-cucina, dove la bambina fu vista per l’ultima volta.

La donna ha inoltre rivelato che entrambe le microspie riportano le stesse iniziali e che al momento della scoperta erano calde al tatto, collegate alla rete elettrica e, dunque, funzionanti.

Gli altri episodi sospetti sul caso di Denise

Non è la prima volta che attorno al caso di Denise Pipitone si verifichino episodi sospetti. A gennaio scorso, ad esempio, è stato vandalizzato il murale realizzato dall’artista Fabio Ingrassa in ricordo della piccola.

E ancora, proprio in quel mese due studentesse del liceo classico Cutelli di Catania pubblicarono sui social un video, in cui una delle due finse di essere la bambina scomparsa. Niente di vero, solo uno scherzo di pessimo gusto.

denise-pipitone-cimici-piera-maggio Fonte foto: ANSA
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