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Capo gabinetto di Giovanni Toti ai domiciliari: Matteo Cozzani accusato di corruzione e legami con Cosa Nostra

Matteo Cozzani, capo di gabinetto di Giovanni Toti, è finito agli arresti domiciliari accusato di corruzione elettorale con l'aggravante mafiosa

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Nell’inchiesta che ha sconvolto la Regione Liguria, con Giovanni Toti finito agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione, risulta coinvolto anche il capo di gabinetto del governatore, Matteo Cozzani. Anche lui è finito ai domiciliari per corruzione elettorale, con l’aggravante mafiosa: avrebbe agevolato l’attività di Cosa Nostra, in particolare quella del clan Cammarata.

Di cosa è accusato Matteo Cozzani

Matteo Cozzani è stato accusato di corruzione elettorale con l’aggravante mafiosa.

Secondo gli inquirenti, infatti, avrebbe agevolato l’attività del clan mafioso dei Cammarata, a capo del mandamento di Riesi (Caltanissetta) con proiezione nella città di Genova.

toti giovanni arrestato corruzioneFonte foto: ANSA
Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria

Inoltre, il capo di gabinetto di Giovanni Toti è accusato anche di corruzione per l’esercizio della funzione.

I presunti legami col clan Cammarata

Cozzani avrebbe promesso posti di lavoro e appartamenti di edilizia residenziale migliori per convogliare i voti degli elettori appartenenti alla comunità di Riesi (Caltanissetta) a Genova: si tratterebbe di almeno 400 preferenze verso la lista Cambiamo con Toti Presidente (di cui Cozzani era coordinatore regionale) e verso l’indagato Stefano Anzalone e altri candidati (non indagati).

Indagati per corruzione elettorale, inoltre, Italo Maurizio Testa e Arturo Angelo Testa, rappresentanti della comunità riesina di Genova: entrambi sono stati destinatari dell’obbligo di dimora nel comune di Boltiere, a Bergamo.

Anzalone, secondo l’accusa, avrebbe offerto ai fratelli Testa “il sostenimento delle spese di vitto e soggiorno” a Genova tra il 10 e il 19 settembre 2020.

Indagato anche Venanzio Maurici, che come elettore e referente genovese del clan Cammarata, in occasione delle regionali avrebbe garantito il proprio voto alla lista Cambiamo con Toti Presidente in cambio di un posto di lavoro per il compagno della figlia.

La richiesta dell’Antimafia

La commissione parlamentare Antimafia ha chiesto l’acquisizione degli atti dell’inchiesta della Dda genovese e della Guardia di finanza, che ha portato agli arresti domiciliari.

Per cosa è noto il clan mafioso dei Cammarata

Il clan mafioso dei Cammarata gestisce il mandamento di Cosa Nostra di Riesi, in provincia di Caltanissetta.

Nel dicembre 2023 Maria Catena Cammarata, all’epoca 69enne, è stata condannata in Cassazione per associazione mafiosa ed estorsione a 11 anni.

Era tornata in carcere nel 2018, a oltre 20 anni dal primo arresto.

Sorella dei boss Pino, Francesco e Vincenzo, già al 41bis, il suo nome è comparso anche nel processo De Reditu, sulla faida di Riesi.

L’indagine a La Spezia

Anche la Guardia di finanza di La Spezia ha indagato Cozzani per fatti avvenuti nel periodo compreso tra il 2022 e il 2024, quando l’ex sindaco, forte della sua carica nel Comune di Portovenere e del suo ruolo in Regione, avrebbe agevolato gli imprenditori coinvolti in cambio di favori consistiti nel far sì che gli stessi commissionassero lavori o forniture alle imprese della sua famiglia, rappresentate dal fratello Filippo Cozzani ma gestite, di fatto, anche da lui.

Alcuni imprenditori, in cambio, avrebbero versato somme di denaro per il partito politico di cui Cozzani era esponente, offrendo più volte anche ospitalità alberghiera gratuita a lui e ad altre persone da indicate dallo stesso Cozzani.

La Guardia di finanza spezzina ha eseguito anche il sequestro preventivo di circa 215 mila euro, considerati profitto dei reati commessi, e il sequestro di due immobili nel comune di Portovenere.

A La Spezia, quindi, i pm hanno ipotizzato i reati di corruzione e di turbata libertà degli incanti nei confronti di Cozzani.

Chi è Matteo Cozzani

Matteo Cozzani è nato a La Spezia il 4 maggio 1985, ha appena compiuto 39 anni.

Ex sindaco di Portovenere (La Spezia), ha vinto le elezioni amministrative nel 2013 e nel 2018.

Sarebbe proprio lui il punto di contatto tra le due indagini, quella genovese e quella spezzina.

matteo-cozzani-capo-gabinetto-giovanni-toti Fonte foto: ANSA
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