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Macron andrà in Russia e in Ucraina: le telefonate e i tentativi di mediazione con Biden e Putin

Il capo dell'Eliseo mostra un attivismo senza precedenti per frenare il conflitto fra Mosca, Washington e Kiev: ma ora è scontro sul video falso

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il presidente francese Emmanuel Macron sarà a Mosca lunedì 7 febbraio per incontrare l’omologo russo Vladimir Putin e discutere della crisi ucraina. Il giorno seguente sarà a Kiev. Lo ha reso noto l’Eliseo. Negli ultimi giorni Macron ha avuto colloqui telefonici con Putin e con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Crisi Ucraina, l’attivismo di Macron per cercare una soluzione

In questo periodo il capo di Stato francese ha moltiplicato i suoi sforzi di mediazione. Ha avuto anche colloqui telefonici con il presidente Usa Joe Biden. L’Eliseo ha sottolineato che questi colloqui a due sono però “coordinati con i partner europei”.

Fonte foto: ANSA

Gli attacchi tra Mosca e Washington sul video falso

La tensione resta altissima. Washington giovedì ha detto di avere le prove – ma non le ha mostrate – di un video falso che Mosca starebbe preparando come pretesto per far scattare l’attacco all’Ucraina. Il vice consigliere per la Sicurezza nazionale, Jon Finer, ha parlato di un video con veri e propri attori. “Non sappiamo se questa è la strada che intraprenderanno, ma sappiamo che questa è un’opzione in esame che coinvolgerebbe anche degli attori“, ha detto Finer, descrivendo il piano come “estremamente elaborato”.

Ingaggiati anche diversi attori

Gli attori “interpreterebbero persone in lutto per i loro congiunti uccisi in un finto attacco”, ha spiegato l’esponente dell’amministrazione del presidente Joe Biden, aggiungendo che ciò comporterebbe “l’utilizzo di cadaveri” per rendere il tutto più credibile. Il progetto in sostanza servirebbe ad accusare il governo dell’Ucraina di aver condotto un attacco contro i suoi cittadini russofoni.

Crisi Ucraina, spiragli per un accordo?

In realtà in questo momento Kiev sembra cercare la distensione. Il ministro della Difesa Oleksiï Reznikov ieri ha valutato come “debole” il rischio che Putin ordini una “escalaton significativa” del conflitto. Il portavoce del Cremlino Dmitriy Peskov ha respinto le accuse americane circa il presunto video e ha ricordato che insinuazioni simili erano state già fatte in passato ma si erano poi risolte in un  nulla di fatto. “Noi chiediamo insistentemente alla controparte americana di smettere di aggravare la tensione nel continente europeo. Sfortunatamente gli americani continuano a farlo”.

Intanto l’Unione europea continua a premere sul tasto sanzioni. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha dichiarato che “la Ue ha preparato un robusto e ampio pacchetto di sanzioni finanziarie ed economiche che scatteranno se la Russia continua la sua aggressione verso l’Ucraina”. “Le persone più vicine a Putin e gli oligarchi potrebbero essere significativamente colpite”.

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