Luna di miele finita tragicamente sull'autobus di Mestre caduto dal cavalcavia: lei è morta, lui è ferito
Tra le vittime della tragedia di Mestre c'è anche una sposa di 20 anni: è morta mentre era in luna di miele col marito, sopravvissuto all'impatto
Era la loro luna di miele, è terminata in tragedia. Tra le 21 vittime della strage di Mestre, con l’autobus precipitato da un cavalcavia, c’è anche una donna croata di appena vent’anni. Lei e suo marito si erano sposati appena venti giorni prima del disastro, e avevano scelto la città lagunare e le sue bellezze come tappa del viaggio di nozze. Un destino infausto che ha tramato contro di loro, distruggendo una vita, un sogno e un percorso in una manciata di secondi.
- Autobus di Mestre, una luna di miele finita in tragedia
- La tragedia
- Una mail e un numero di telefono per i parenti delle vittime
Autobus di Mestre, una luna di miele finita in tragedia
Come riporta ‘Ansa’, a riferire della presenza della coppia croata tra i passeggeri coinvolti nella tragedia è il sito di informazione ’24Sata.hr’.
Lì si legge che la coppia di croati, neosposi, avevano scelto di soggiornare presso l’Hu Camping di Marghera.
Una coppia di neosposi dalla Croazia era a bordo dell’autobus precipitato dal cavalcavia a Mestre: lei è morta, lui è ferito
Secondo la stampa nazionale croata, i due sposi sarebbero originari di Spalato, in Dalmazia.
Per il momento non vengono diffuse le generalità della coppia, tragicamente divisa dopo lo schianto dell’autobus al suolo: lei è morta, lui è sopravvissuto ma è ferito.
La tragedia
Intorno alle 20 di martedì 3 ottobre un autobus della società La Linea è precipitato per 15 metri dal cavalcavia della Vampa e ha preso fuoco.
Mentre si cerca ancora di ricostruire la dinamica dell’accaduto anche attraverso le immagini dei circuiti di videosorveglianza, non ci sono indagati.
Per il momento non è possibile stabilire se ci sia stata una responsabilità da parte dell’autista Alberto Rizzotto.
Nel disastro sono morte 21 persone, 8 delle quali sono state identificate. Un neonato si è salvato per miracolo, stretto tra le braccia dei suoi genitori.
Sulla vicenda si è espresso anche Volodymyr Zelensky con queste parole: “Questa tragedia sfortunatamente ha unito tanti Paesi”.
Tra le persone coinvolte, infatti, ci sono turisti spagnoli, ucraini, croati, tedeschi e di altre nazionalità.
Una mail e un numero di telefono per i parenti delle vittime
Tra le ultime novità del caso, la Prefettura ha messo a disposizione una mail e un numero di telefono per i parenti delle vittime ricoverate all’ospedale
Si tratta dell’indirizzo prisemergenza@comune.venezia.it e del numero 0412747070.