Piombo oltre i limiti nei biscotti per bambini della Coop, arriva il richiamo: lotto ritirato dai supermercati
Il ministero della Salute ha disposto il richiamo di un lotto di biscotti per l'infanzia al farro a marchio Coop per presenza di piombo oltre i limiti
Il ministero della Salute ha diffuso un richiamo di un lotto di biscotti al farro per bambini a marchio Coop crescendo, per la presenza di piombo oltre i livelli consentiti dalla legge. In seguito alla segnalazione del produttore è stato disposto il ritiro dagli scaffali dei supermercati Coop. Come sempre in questi casi, viene raccomandato di non consumare l’alimento oggetto di segnalazione e di riportarlo al punto vendita.
Il lotto oggetto del richiamo
La segnalazione è stata pubblicata, sul portale del ministero della Salute dedicato agli avvisi di sicurezza e ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori.
Oggetto del richiamo è il lotto di produzione 4224 con denominazione di vendita “Biscotti al farro senza latte e senza uova Bio Coop Crescendo”.
Una confezione di biscotti Coop crescendo oggetto del richiamo per contaminazione da piombo
I biscotti a marchio Coop Crescendo sono venduti in confezione da 170 grammi x12 con data di scadenza o termine minimo di conservazione (Tmc) 22/01/2025.
Il ritiro dai supermercati Coop
La Coop ha informato i consumatori che “precauzionalmente ha già ritirato il prodotto dalla vendita” e invita i clienti che lo avessero acquistato “a non utilizzare il prodotto e restituirlo al punto vendita per il rimborso“, contattando per ulteriori informazioni il numero verde 800.80.55.80.
I biscotti sono prodotti dalla Quality Food Group Spa nello stabilimento di Martignacco (Udine) per conto di Coop Italia SC.
La contaminazione da piombo
Secondo quanto affermato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), il piombo rappresenta un contaminante ambientale presente sia in natura sia come conseguenza di attività umane, come l’estrazione mineraria, e può entrare nella catena alimentare.
L’esposizione a questo metallo pesante può provocate effetti neurotossici nei bambini, motivo per il quale i regolamenti Ue stabiliscono limiti precisi, particolarmente restrittivi (inferiori a 0,050 mg/kg) per alimenti destinati a lattanti e all’infanzia.