Liliana Resinovich, la Procura archivia il caso per suicidio: l'ira del fratello, cosa emerge dalle indagini
La Procura di Trieste ha chiesto l'archiviazione per il caso di Liliana Resinovich: le motivazioni
La Procura di Trieste ha chiesto l’archiviazione per il caso di Liliana Resinovich, la donna di 63 anni scomparsa di casa nel dicembre 2021 e ritrovata priva di vita il 5 gennaio 2022.
- Caso Liliana Resinovich, la procura: "C'è una sola ricostruzione"
- Procura: "Non è stato possibile appurare la data della morte di Liliana Resinovich"
- I sospetti del fratello di Liliana Resinovich: "Mia sorella è stata uccisa"
Caso Liliana Resinovich, la procura: “C’è una sola ricostruzione”
A rendere nota la notizia è la stessa Procura, tramite un comunicato, precisando che c’è “una sola ricostruzione“: “intenzionale allontanamento dalla sua abitazione” e “intenzionale decisione di por fine alla propria vita”.
Non è stato possibile appurare se sia vero che il decesso sia sopraggiunto “lo stesso giorno della scomparsa”. La richiesta di archiviazione arriva dopo oltre un anno di indagini, condotte “senza risparmio di energie da parte della Squadra Mobile”.
Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich
Il pm Maddalena Chiergia, titolare del fascicolo, ha firmato la richiesta, vistata dal Procuratore capo, Antonio De Nicolo e depositata agli atti oggi.
La Procura ha sottolineato che “nulla è stato trascurato di ciò che poteva essere ragionevolmente intrapreso per giungere ad una compiuta descrizione delle circostanze della scomparsa” e per “l’individuazione dei possibili reati commessi in suo danno”.
Il Procuratore De Nicolo sottolinea che la ricostruzione dei fatti “è completa ed esauriente”, puntualizzando che “il dovere istituzionale della Procura è l’accertamento della commissione di reati in danno” di Liliana, “non quello di ricostruirne in dettaglio ogni attimo degli ultimi giorni di vita, una volta escluse sia l’avvenuta segregazione contro la sua volontà sia la sussistenza di altre condotte lesive in suo danno ad opera di terzi”.
Procura: “Non è stato possibile appurare la data della morte di Liliana Resinovich”
Dunque, sebbene alcune circostanze inducano “a supporre” che sia avvenuta lo stesso giorno della scomparsa, oppure che, al contrario, Liliana sia rimasta “nascosta un paio di settimane” ponendo “fine alla propria vita solo pochi giorni prima del ritrovamento (come fa propendere la consulenza medico legale)”, in definitiva non è stato possibile appurare la data della morte”.
“In assenza di questo dato non è pregiudiziale sciogliere il dilemma per chiedere l’archiviazione del caso – prosegue la Procura -. Fondamentale è, invece, il fatto che non sia emersa, “con un minimo di concretezza, alcuna ipotesi di reato specifica e perseguibile ai danni della deceduta”.
I sospetti del fratello di Liliana Resinovich: “Mia sorella è stata uccisa”
“Mia sorella è stata uccisa. Ci opporremo alla richiesta di archiviazione”. Lo fa sapere Sergio Resinovich, fratello di Liliana, nell’intervista rilasciata a “Chi l’ha visto?”, che andrà in onda mercoledì 22 febbraio (h.21.20, Rai Tre).