Liliana Resinovich, il giallo della suola delle scarpe. Cosa è emerso dalle ultime analisi
Emergono nuovi dettagli dalle analisi effettuate sulle suole delle scarpe di Liliana Resinovich, che sembrano avvalorare un'ipotesi
Sono emersi nuovi dettagli sulla vicenda di Liliana Resinovich, la donna scomparsa il 14 dicembre 2021 e trovata morta il 5 gennaio 2022 nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni, in due sacchi neri. Le analisi di laboratorio eseguite sugli oggetti indossati o rivenuti nei pressi del cadavere hanno fatto luce su alcuni particolari.
Liliana Resinovich, nuove analisi: il terriccio sotto le suole delle scarpe
Stando a quanto comprovato dalle analisi, sotto le suole delle scarpe di Liliana Resinovich è stato trovato del terriccio compatibile con quello della zona boschiva in cui è stato trovato il suo corpo.
Come riporta Il Piccolo, questo dettaglio potrebbe avvalorare l’ipotesi che la donna si sia incamminata volontariamente lungo il sentiero che porta al luogo dove è stato rinvenuto il cadavere.
Il luogo del ritrovamento del corpo di Liliana Resinovich
Secondo la tac e l’autopsia, eseguita lo scorso gennaio, Resinovich sarebbe morta per soffocamento ma non erano emersi segni di violenza. Per questo motivo, è stata sollevata l’ipotesi che la 63enne possa essersi tolta la vita. Nell’ambito dell’indagine, non ci sono indagati e la Procura di Trieste ha aperto un fascicolo per sequestro di persona.
Liliana Resinovich, nuove analisi per la bottiglietta e i due telefoni
Nuove analisi sono previste per la bottiglietta trovata nei pressi del cadavere e repertata dalla Polizia scientifica. Secondo quanto fa sapere Il Piccolo, il prossimo 4 maggio la Sezione sostanze psicotrope e stupefacenti del Servizio Polizia scientifica di Roma analizzerà il contenuto della bottiglia.
Saranno effettuati, inoltre, nuovi esami sui dispositivi elettronici della donna, ovvero i due telefoni cellulari trovati in casa sua. La Procura, il prossimo 27 aprile, affiderà l’incarico a un ingegnere informatico al fine di esaminare approfonditamente la memoria dei dispositivi per rintracciare l’eventuale presenza di messaggi e mail cancellati, video guardati e siti visitati.
Liliana Resinovich, le analisi del Dna scagionano i tre uomini vicini alla donna
Nel frattempo, i tre uomini su cui si erano concentrate le indagini in questi mesi (il marito Sebastiano Visintin, l’amico Claudio Sterpin e il vicino di casa Salvatore Nasti) sono risultati essere completamente estranei alla vicenda. Il loro Dna, infatti, non è stato trovato sul cordoncino stretto intorno al collo della donna.
Nessuno dei tre era iscritto al registro degli indagati, ma gli inquirenti hanno comunque considerato l’ipotesi di un loro coinvolgimento. Ipotesi poi del tutto esclusa dalle analisi di laboratorio.