La farina di grilli vista da Bruno Barbieri: cosa cucinerebbe lo chef stellato alla premier Giorgia Meloni
La farina di grilli non è una novità per lo chef Bruno Barbieri, ma non ci preparerebbe un piatto per Giorgia Meloni
I nuovi ingredienti, anche quelli più strampalati, non spaventano lo chef stellato Bruno Barbieri, che si dichiara aperto persino all’utilizzo della tanto discussa farina di grilli. Il giudice di Masterchef, però, non include la polvere d’insetto nel menù pensato per la premier Giorgia Meloni.
Bruno Barbieri invita Giorgia Meloni a cena
Intervistato da Libero Quotidiano, l’arcinoto chef Bruno Barbieri non si tira indietro quando si parla di politica e attualità.
Si schiera a favore della protesta degli agricoltori, “dobbiamo fare di tutto per sostenerli”, e ribadisce l’importanza culturale della tradizione enogastronomica italiana.
Anche Bruno Barbieri ha provato la farina di grilli
E, restando in tema politico, il giudice del popolare cooking show Masterchef, immagina persino un invito a cena alla premier Giorgia Meloni.
Cosa preparerebbe al Primo Ministro? Un solo piatto non gli basterebbe, per lei penserebbe a un menù intero.
Protagonista indiscusso di tale menù sarebbe il soufflé di lasagna, specialità di Bologna, città natale di Barbieri:
Un soufflé è un cibo che cresce, come il bisogno che ha l’Italia di crescere sempre di più.
La farina di grilli? “L’ho usata già vent’anni fa”
Bruno Barbieri, 61 anni e 7 stelle Michelin sul grembiule, è uno dei cuochi più famosi del Paese, noto per la cucina dal gusto casereccio ma sempre aperta alle novità.
Compresa la tanto dibattuta farina di grilli, il cui utilizzo è stato ufficialmente approvato anche in Italia con un regolamento Ue a gennaio 2023.
Ma Barbieri confessa di aver scoperto l’alimento parecchio tempo prima che entrasse nel dibattito pubblico: “Io ho adoperato le farine di grillo vent’anni fa”.
D’altronde, la sperimentazione è prerogativa di tutti i più grandi chef: “Noi chef siamo anche dei curiosi, ci piace sperimentare”.
Seppur si tratta, appunta, di un puro esperimento, perché “noi, qui in Italia, abbiamo farine straordinarie”.
E se l’Unione punta a ingredienti inediti è perché, sottolinea Barbieri, “probabilmente l’Europa non cucina come sappiamo cucinare noi. Questo è il punto”.
Lo chef non è contrario alle novità, ma è legato alla tradizione: “La cucina è il nostro fiore all’occhiello. Siamo imbattibili. L’Italia è un paese con una storia legata al cibo, all’enologia, all’artigianalità che non ha nessun altro paese al mondo”.