La CNN contro i monopattini elettrici a Roma: "Trappole che uccidono", Assosharing risponde
Un servizio della CNN contro i monopattini presenti nella Capitale solleva un problema di sicurezza stradale. Ecco la risposta di Assosharing
Un servizio della CNN contro i monopattini elettrici a disposizione di cittadini e turisti della Capitale ha destato scalpore, al punto di richiedere una replica di Assosharing.
La CNN contro i monopattini: il servizio
Il servizio della CNN contro i monopattini a noleggio di Roma è comparso sul sito ufficiale dell’emittente statunitense.
Gli inviati hanno raccolto le testimonianze degli abitanti e hanno riportato alcuni dati: negli ultimi 3 anni – ovvero da quando i mezzi elettrici sono a disposizione degli utenti – sono morte 4 persone, una delle quali a Tor Di Quinto, mentre si trovavano alla guida.
Ancora, secondo il servizio la Città Eterna sarebbe “invasa da 14mila monopattini” che diventano “trappole mortali” per automobilisti e disabili.
Il problema dei disabili
A proposito di disabili, la CNN riporta la testimonianza di Giuliano Frittelli, responsabile dell’Unione Ciechi e Ipovedenti.
“[Giuliano] si muove con il suo bastone da passeggio intorno a una mezza dozzina di monopattini che disseminano il marciapiede vicino al suo ufficio nel centro della città”, scrive la CNN per fare un focus sul sottoproblema del problema: i monopattini lasciati incustoditi.
Monopattini in transito al centro di Roma
Ad esempio in Piazza di Spagna i turisti avevano lanciato un monopattino lungo la scalinata, provocando danni pari a 25mila euro.
La risposta di Assosharing
Assosharing, l’azienda che riunisce l’intero comparto di mobilità condivisa, ha replicato al servizio della CNN in una nota in cui prende le distanze dalle accuse.
In primo luogo Assosharing osserva che i dati raccolti dalla CNN sarebbero “parziali” e alcuni di questi non riguardano la mobilità condivisa.
In un estratto della nota leggiamo: “I toni allarmistici sono, in sostanza, scollati dalla realtà. Innanzitutto occorre chiarire che l’utilizzo dei mezzi a Roma è in linea con le altre capitali europee”.
Nello specifico: “Non si può, infatti, utilizzare come metodo il numero di mezzi in un particolare istante (che solo il 2% dei mezzi viene utilizzato). Si tratterebbe di un errore grossolano e retaggio del concetto di mezzo privato, non applicabile alla sharing mobility”.
Quindi: “Bisogna ricordare come la quasi totalità degli incidenti gravi abbia coinvolto i monopattini privati e non quelli della sharing mobility”.
Come risolvere, tuttavia, il problema dei parcheggi selvaggi dei monopattini elettrici a Roma? Assosharing propone la realizzazione di parcheggi riservati ai monopattini, e per una soluzione più sostenibile e meno caotica sarebbe d’uopo disincentivare la messa in strada di mezzi privati per favorire la scelta del noleggio.