Incendio a Milano, incontro con Sala: la soluzione per gli sfollati
Il sindaco di Milano Beppe Sala ha incontrato i rappresentanti degli sfollati del palazzo distrutto dalle fiamme: dove andranno
Il Comune di Milano aiuterà gli abitanti della Torre dei Mori, il palazzo di via Antonini distrutto dalle fiamme domenica scorsa. Venerdì mattina in un incontro a Palazzo Marino tra il sindaco Beppe Sala e il comitato degli sfollati sono state decise le soluzioni da adottare per aiutare gli sfollati.
Nell’incontro, riferisce il Corriere della Sera, è stato deciso che nell’immediatezza le famiglie sfollate, in tutto 58 adulti e 14 bambini, saranno ospitate all’hotel Quark, a pochi metri dalla torre distrutta dal rogo.
“Non era un hotel convenzionato – ha spiegato il sindaco – ma ci siamo mossi e il prezzo giornaliero è scontato. Su questo dovrebbe rispondere l’assicurazione altrimenti c’è la nostra disponibilità a sobbarcarci le spese per un periodo che definiremo”.
Poi ci saranno gli appartamenti messi a disposizione dal Comune: i primi 80 saranno disponili da subito e già da lunedì chi è interessato potrà andare a vederli. In tutto saranno 200, ma saranno disponibili solo a febbraio. “Sono appartamenti di Ers con un contratto di affitto del 30-40% in meno dello standard”, ha detto Sala.
L’hotel Quark “chiuderà a dicembre – ha aggiunto Sala – ma nell’immediatezza un tetto c’è e gli inquilini saranno liberi da costi. Poi quando chiuderà penseremo ad un’altra soluzione per arrivare a febbraio”.
Il sindaco ha poi lanciato un appello ai produttori di mobili: le case messe a disposizione infatti sono nuove, ma vuote. Per questo “se c’è qualcuno che ha disponibilità intervenire sarebbe importante”.
“Come Comune di Milano – ha aggiunto Sala – aiuteremo gli inquilini di via Antonini nel rapporto con le banche e le assicurazioni, loro vogliono essere esentati dalle rate del mutuo. È un tema su cui daremo un aiuto e su cui saremo felici se si potesse fare qualcosa. Per quanto riguarda il blocco delle tasse locali stiamo vedendo cosa si può fare”.