Incendio in una casa di riposo illegale riscaldata con le stufe: almeno 22 persone morte
È successo a Kemerovo, nella Siberia sudoccidentale, dove in una casa di riposo non registrata è divampato un incendio che ha ucciso almeno 22 persone
Un incendio è divampato una casa di riposo di Kemerovo, nella regione russa della Siberia, uccidendo almeno 22 persone.
L’incendio è scoppiato durante la notte di venerdì 23 dicembre in una casa di cura privata e illegale, probabilmente a causa di una stufa difettosa.
- L’incendio nella casa di riposo di Kemerovo
- Il bilancio delle vittime
- L’arresto del proprietario
- Le strutture illegali
L’incendio nella casa di riposo di Kemerovo
Come riportato dall’agenzia di stampa russa Tass, l’incendio è divampato venerdì nell’edificio in legno a due piani a Kemerovo, a più di 3mila chilometri a est di Mosca.
Un vigile del fuoco ispeziona i resti della casa di riposo illegale andata a fuoco a Kemerovo
L’incendio ha sventrato il secondo piano dell’edificio, che non era ufficialmente registrato come casa per anziani e che pare fosse riscaldato con delle stufe.
Il fuoco è stato spento nelle prime ore del mattino, e molti dubbi sono sorti a soccorritori e investigatori: non è chiaro, ad esempio, quante persone vivessero nella struttura a gestione privata, o quante fossero nell’edificio quando è scoppiato l’incendio.
Il bilancio delle vittime
Dopo che l’incendio è stato domato e che i soccorritori hanno finito di setacciare le macerie, una prima dichiarazione dei servizi di emergenza ha riportato che 20 persone erano morte nel rogo.
Nel giro di poco tempo però, come riportato da Sky News, tramite Telegram il comitato investigativo ha aggiornato il bilancio: “Nell’incendio scoppiato nella notte in una proprietà privata adibita a casa di riposo, il bilancio delle vittime è salito a 22”.
Sempre nel comunicato è possibile leggere che nell’incendio che si è diffuso sui 180 metri quadrati dell’edificio in legno a due piani, “altre sei persone sono rimaste ferite, due di loro sono state ricoverate in ospedale e sono in gravi condizioni con ustioni”.
L’arresto del proprietario
Il comitato investigativo ha affermato di aver arrestato un 31enne, proprietario dell’edificio, che ha dichiarato di aver “affittato una proprietà privata a persone in una situazione difficile”.
Gli investigatori hanno però detto che già da giovedì “gli inquilini hanno informato l’uomo che la stufa era difettosa, ma non ha intrapreso alcuna azione per riparare l’attrezzatura”. Anche per questo sul 31enne è stata aperta un’indagine per aver causato la morte per negligenza.
Le strutture illegali
I servizi di emergenza hanno però affermato che la casa era già stata identificata nel 2021, e un’ispezione era in programma, ma “la direzione del rifugio ha negato l’accesso alla struttura”.
In seguito alla tragedia però, il governatore regionale Sergei Tsivilev ha incaricato le autorità locali di “identificare persone giuridiche, imprenditori, cittadini che forniscono servizi sociali per anziani e disabili e, nel caso venissero identificate violazioni, prendere misure per eliminarle”.
“Ispezioneremo tutte le istituzioni di questo tipo, principalmente quelle private. Le ispezioni saranno completate entro una settimana“, ha scritto il governatore sul suo canale Telegram.