Immunità innata al Covid diventa una pillola, sfida incredibile per due scienziate italiane: nuovo studio
L'immunità innata contro il Covid può essere trasformata in un farmaco come una pillola: è la sfida di due scienziate italiane
La scoperta di una immunità innata al Covid diventa una pillola: è questa la grande novità messa in campo da due scienziate italiane. Qualche giorno fa aveva fatto scalpore la notizia di una immunità innata contro il Covid riscontrata in alcune persone, adesso la scoperta si arricchisce di un nuovo fattore.
Immunità innata al Covid come pillola, chi sono le due scienziate italiane
Sono due le scienziate italiane che lavorano all’ambizioso progetto di trasformare l’immunità innata in una pillola: si tratta in primo luogo di Cecilia Garlanda, responsabile del Laboratorio di Immunopatologia sperimentale di Humanitas.
L’altra scienziata coinvolta è Elisa Vicenzi, responsabile dell’Unità di ricerca in Patogenesi virale e Biosicurezza dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano.
Immunità innata al Covid, la scoperta delle scienziate italiane
“L’immunità innata – ha spiegato la scienziata italiana Cecilia Garlanda parlando all’Adnkronos – è composta da cellule e molecole solubili che hanno un’azione contro microrganismi di origine batterica, virale e fungina”.
“Ci proteggono in maniera spontanea – ha aggiunto spiegando il meccanismo di immunità innata – nel senso che è una forma di immunità che non ha bisogno di essere educata, a differenza dell’immunità adattativa che invece agisce tramite linfociti e anticorpi”.
In seguito, fra le molecole testate è stata identificata Mbl (Mannose Binding Lectin), “che lega la proteina Spike e inibisce l’infezione di cellule respiratorie umane da parte del virus“, ha aggiunto.
Due scienziate italiane vogliono trasformare l’immunità in una pillola
Vicenzi ha precisato che la molecola individuata nel corso degli studi “è attiva contro tutte le varianti che abbiamo testato finora, inclusa Omicron, proprio perché lega una porzione della proteina Spike che non va a ingaggiare direttamente il recettore, ma una parte in cui sono presenti gli zuccheri”.
Immunità innata al Covid diventa una pillola, la nuova sfida è incredibile
Come può questa immunità diventare una pillola? Questa molecola, ha spiegato Garlanda, “è stata già in passato utilizzata come potenziale farmaco a livello sperimentale in pazienti con la fibrosi cistica che sviluppano infezioni polmonari da batteri”.
“E il fatto di essere già stata usata nei pazienti semplifica molto lo sviluppo futuro di Mbl, che potrebbe essere usata come oggi vengono utilizzati gli anticorpi monoclonali nei pazienti Covid”, ha rivelato la scienziata italiana.
La scienziata dell’Humanitas ha aggiunto: “Noi intendiamo sviluppare questa molecola come fosse un farmaco. Inizieremo con i modelli preclinici e con calma si troverà il modo di svilupparla anche per studi clinici”.