Il vescovo di Ferrara costretto ad uscire scortato dai carabinieri: "Vergogna", cos'è successo
Il vescovo di Ferrara è stato costretto a fuggire da un incontro scortato dai carabinieri. Ecco cos'è successo
Attimi di tensione fuori dalla chiesa: il vescovo di Ferrara, Gian Carlo Perego, è stato costretto a chiedere il supporto dei carabinieri per evitare la folla inferocita che gridava “vergogna”.
- Il vescovo di Ferrara scortato dai carabinieri: cos'è successo
- La rabbia dei parrocchiani
- Il sindaco scrive a Papa Francesco
Il vescovo di Ferrara scortato dai carabinieri: cos’è successo
I fatti risalgono alla sera di lunedì 5 settembre, un giorno dopo la beatificazione di Papa Luciani in Vaticano.
Gian Carlo Perego si è recato a Comacchio per un incontro con il consiglio pastorale e il consiglio economico parrocchiali.
I carabinieri hanno scortato il vescovo di Ferrara per aiutarlo a fuggire da Comacchio
Il tema da dibattere era il nuovo piano delle parrocchie: secondo la Chiesa Ferrarese, le parrocchie di Santa Maria in Aula Regia e quella del Duomo/Santo Rosario andrebbero accorpate.
Lunedì 5 settembre la tensione era già alta. Un gruppo di fedeli ha atteso l’arrivo del monsignore fuori dal duomo, luogo in cui si è tenuto l’incontro.
Al suo arrivo, infatti, Gian Carlo Perego ha notato uno striscione con la scritta: “La Madonna deve continuare a benedire i nostri bambini”.
I fedeli si sono sempre opposti all’accorpamento, ma dall’incontro sarebbe emerso che nessuna delle istanze dei parrocchiani è stata ascoltata.
Per questo si sono definitivamente scaldati gli animi, e il vescovo si è trovato costretto a lasciare il duomo passando per la sala dell’asilo, scortato dai carabinieri per fare ritorno a Ferrara.
La rabbia dei parrocchiani
I parrocchiani non ci stanno, e continuano le loro proteste.
Secondo i fedeli, l’accorpamento sarebbe legato esclusivamente a questioni economiche: “Non ci hanno ascoltati, la decisione presa senza consultarci. Per il momento non daremo più soldi alla chiesa“.
Quindi: “Ci possono raccontare quello che vogliono, ma la realtà è che per loro è solo una questione economica mentre noi ci abbiamo sempre messo il cuore. E allora no, non avranno i nostri soldi“.
Il sindaco scrive a Papa Francesco
Al confronto di lunedì, quello della discordia che ha costretto il vescovo di Ferrara a fuggire scortato dagli uomini dell’Arma, era presente anche il primo cittadino di Comacchio.
Pierluigi Negri, scrivono ‘Ansa’ e ‘Il Giornale’, si è schierato dalla parte dei suoi cittadini. Secondo le stesse fonti, lo stesso sindaco avrebbe scritto una lettera a Papa Francesco.
Nel frattempo, i fedeli minacciano di far celebrare i funerali solo presso i Cappuccini, oltre a voler continuare con le offerte. “Noi siamo Fedeli con la F maiuscola”, concludono.