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Il fondo Kkr attende il via libera su Tim, intanto Vivendi apre

La multinazionale francese ha fatto sapere di essere interessata ad un allargamento del controllo della rete

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il confronto è durato fino alla tarda serata di ieri. I membri del comitato interno istituito da Tim si sono riuniti per analizzare la proposta del fondo americano Kkr, pervenuta nelle scorse settimane dopo un’iniziale manifestazione di interesse.

Il lungo vertice si è protratto per diverse ore (si è protratto fino a notte fonda): sul tavolo c’era soprattutto la nomina degli advisor. Il fondo Usa attende che si possa avviare la cosiddetta “due diligence” su Tim, ossia l’attività di investigazione e di approfondimento di dati e di informazioni relative all’oggetto di una trattativa.

Kkr ha chiesto un periodo di tempo di quattro settimane per svolgere i propri studi, confermando l’offerta per il 100% della società ad una quota di 0,505 euro per ogni azione che verrà acquistata. Un valore ritenuto basso dalla maggioranza degli azionisti.

Tra questi anche il principale socio di Tim, la multinazionale francese Vivendi, di proprietà del miliardario Vincent Bollorè (già famoso nel nostro Paese per le controversie giudiziarie con il board di Mediaset e la famiglia Berlusconi).

Da parte dell’azienda transalpina sono però arrivate anche parole di apertura, Tramite un proprio portavoce ha infatti diffuso una nota in cui fa sapere la “propria ferma intenzione di essere un azionista affidabile, di lungo termine”, aprendo per la prima volta ad una soluzione che guardi anche oltre il perimetro del gruppo stesso.

“Preservando e mantenendo integro il valore dell’investimento – si legge nella nota diffusa su agenzie e quotidiani – riteniamo positiva la possibilità di allargare il controllo della rete anche al di fuori degli attuali soggetti”.

Vivendi ha inoltre specificato come non sarebbe un’utopia quella di ampliare la partnership di Tim anche oltre la mano dello Stato, specificando che si esprimerebbe in senso favorevole se questo “fosse propedeutico ad un progetto strategico, che rimarrebbe comunque sotto la stretta guida delle istituzioni”.

I francesi manifestano quindi l’intenzione di sedersi al tavolo con il governo per parlare della rete senza più pregiudiziali. Nel frattempo da Palazzo Chigi comunicano di aver costituito un comitato ad hoc per valutare – anche ai sensi del golden power – eventuali riflessi sull’infrastruttura che potrebbero derivare da un riassetto di Tim.

Kkr Tim Vivendi Fonte foto: ANSA
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