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Green pass e stato d'emergenza: Sileri allontana lo stop di molti mesi

Covid, prolungamento stato di emergenza, utilizzo del certificato verde e vaccinazione tra gli under 12: il punto di Sileri e Mantovani

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Continua a tenere banco l’eventuale apertura alla vaccinazione anti Covid per la fascia under 12 e la possibilità di allungare il periodo dello stato di emergenza, con conseguente proroga dell’obbligo di avere il green pass per lavorare e svolgere molte attività. Nelle scorse ore, sul tema, si sono pronunciati due esperti, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri (intervenuto sulla questione lungo le colonne del Corriere della Sera), e il direttore scientifico dell’Istituto Humanitas di Rozzano, Alberto Mantovani (intervistato nel corso della trasmissione televisiva Che Tempo Che Fa, Rai Tre).

Sileri ha sottolineato che “è inevitabile, purtroppo, prevedere altre vittime e altri ricoverati tra i non vaccinati”, seppur ha rimarcato che “gli ospedali non dovrebbero andare in affanno”. Per questo è “fiducioso” in vista del Natale che crede che sarà “sereno grazie ai tanti che si immunizzano e grazie al green pass“. Sul certificato verde ha detto che “resterà obbligatorio per molti mesi.

E ancora: “Sicuramente non è pensabile che quell’obbligo cada mentre sono in vigore le altre limitazioni che ho elencato. Diciamo che sarà l’ultimo obbligo a venire meno. E ci vorranno molti mesi. Così come, considerando la nuova ondata, è improbabile si possa fare a meno dello stato di emergenza“.

Capitolo terza dose: secondo Sileri dovranno farla tutti i cittadini. “Non è imminente ma ritengo sarà indispensabile”. “La platea – ha spiegato – si allargherà tra dicembre e gennaio, cioè alla scadenza dei sei mesi dall’avvio della campagna di vaccinazione di massa”.

Sembra ormai fatta per l’ok alla vaccinazione per la fascia tra i 5 e gli 11 anni. “Mi aspetto una resistenza – ha riflettuto il sottosegretario in riferimento ad alcuni genitori -. Anche tra i 12 e i 15 anni, del resto, la percentuale di vaccinati è più bassa. Ma, da medico, mi auguro almeno la metà dei 3,2 milioni italiani tra i 5 e gli 11 anni, si vaccini”.

“Prima ancora che per bloccare la circolazione del virus, nell’interesse dei bambini. Gli effetti della malattia, nel lungo periodo, sono subdoli e non risparmiano i giovani. Il Covid è meglio non prenderselo, a nessuna età”, ha puntualizzato Sileri.

A proposito degli effetti del virus sui giovani, si è pronunciato anche Mantovani che a Che Tempo Che Fa ha evidenziato che un bambino su 7, tra quelli che si ammalano di Covid, sviluppa il Long Covid 15 settimane dopo la guarigione.

“I pediatri italiani  – ha dichiarato il professore – si sono espressi molto chiaramente prima dell’estate a favore della vaccinazione. Se verrà dato il semaforo verde dall’Ema e dalle agenzie regolatorie, io sono favorevole. Il virus adesso sta colpendo i bambini, negli Stati Uniti il 25% dei nuovi casi è in età pediatrica. Le complicanze sono più rare ma ci sono, avere un bambino in terapia intensiva è una cosa drammatica”.

“Il Long Covid – ha spiegato sempre Mantovani – sono le conseguenze a lungo termine, non è chiaro il confine di questo mondo: problemi polmonari, cardiovascolari, renali. Non sembrano legati alla gravità della malattia che si è avuta. Pensiamo si possa prevenire con il vaccino. Nessun vaccino ha dato problemi a lungo termine, non ci sono motivi”.

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