Giuseppe Conte svela il retroscena su Atreju di Giorgia Meloni e FdI: "Mi avevano invitato, hanno ritrattato"
L'ex premier Conte attacca Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia in merito a un invito - poi ritirato - ad Atreju, la manifestazioni dei giovani di Fdl
Prosegue il botte e risposta a distanza tra il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il leader del Movimento cinque stelle ed ex premier, Giuseppe Conte. Secondo quest’ultimo, infatti, Fdl lo avrebbe invitato ad Atreju, salvo poi ritrattare.
L’accusa dell’ex premier
“Fingono di volermi invitare ad Atreju, quando la cosa si materializza ritrattano. Ci hanno provato, poi quando hanno capito che c’era la disponibilità hanno ritrattato” accusa l’ex premier Conte.
Conte, presidente del Movimento Cinque Stelle, è intervenuto in qualità di ospite di “Il rosso e il nero” su Rai Radio 1.
“Il confronto non si rifiuta mai”
“Sono andato da presidente del Consiglio” ha aggiunto Conte, secondo quanto riportato dall’agenzia Italpress.
“Quando FdI aveva un consenso minimale. Se c’è un invito di un partito politico, il confronto non si rifiuta mai. Da qui – ha affermato – la mia provocazione: vengo ad Atreju, facciamo un bel dibattito io e Meloni sul Mes. Però mi sembra che la cosa non abbia raccolto grandi entusiasmi“.
L’ex premier non ha risparmiato critiche al governo Meloni rispetto alla politica attuata in Europa. “L’Europa – ha detto Conte – è una grande prospettiva in termini di opportunità“, ma in “Europa ci devi andare con una visione che questo governo non ha”.
La manifestazione organizzata dai giovani di Fratelli d’Italia che si svolge nei giardini di Castel Sant’Angelo, a Roma
Occorre, ha aggiunto il leader dei cinque stelle, “spingere l’Europa ad essere sempre più ambiziosa nella direzione giusta”, ma “non è una matrigna”.
Le polemiche su Atreju e Corsini
Scoppia nel frattempo il caso sulle parole pronunciate dal direttore degli Approfondimenti Rai, Paolo Corsini, chiamato ad Atreju nella giornata di giovedì 14 dicembre per moderare un dibattito. Nel corso del suo intervento Corsini ha attaccato la segretaria del Pd, Elly Schlein, senza nominarla.
“Nelle edizioni passate abbiamo visto Bertinotti, Veltroni, D’Alema, Conte. Quest’anno il confronto ce l’abbiamo ma qualcuno ha preferito rifiutare, forse perché nell’era dei social è più facile cercare un pò di like, ma a dibattere nel merito hanno preferito occuparsi di come vestirsi o di che colore utilizzare piuttosto che confrontarsi nel merito” ha spiegato Corsini, usando il “noi” riferendosi ai dirigenti di Fratelli d’Italia.
La replica della segretaria del Pd non è tardata ad arrivare. “Mi limito a segnare la differenza di approccio. Noi siamo qua con più di 800 iscritti a sei tavoli, con contributi e idee per prendere spunto per costruire un progetto per il futuro dell’Ue” ha detto Schlein.
Su altri palchi, ha aggiunto, “mi sembra che si alternino figure per accreditarsi con chi comanda e mostrare di ubbidire alla linea di chi comanda, qua è molto diverso” ha continuato Elly Schlein, rispondendo a una domanda sul caso Corsini, a margine del Forum sull’Europa organizzato dal Pd.