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Giorgia Meloni e il fax di Di Maio per autorizzare la riforma del Mes: "Il governo Conte ha dato l'assenso"

Giorgia Meloni ha mostrato in Senato un fax inviato da Luigi Di Maio con l'autorizzazione a siglare la riforma sul Meccanismo europeo di stabilità

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Il Mes continua ad essere al centro dello scontro tra maggioranza e opposizione. Intervenuta al Senato per replicare dopo la discussione sulle sue comunicazioni in vista del prossimo Consiglio Europeo, Giorgia Meloni ha mostrato alle opposizioni un fax inviato da Luigi Di Maio all’allora ambasciatore Maurizio Massari (rappresentante permanente d’Italia presso la Ue), con all’interno l’autorizzazione a siglare la riforma sul Meccanismo europeo di stabilità. “Il governo Conte alla chetichella ha dato l’assenso al Mes”, ha attaccato la presidente del Consiglio.

Il fax sul Mes inviato da Di Maio

Come spiegato da Meloni, il fatto sarebbe avvenuto “il giorno dopo le dimissioni del governo Conte, quando era in carica solo per gli affari correnti”.

“Capisco la vostra difficoltà e il vostro imbarazzo, ma dalla storia non si esce – ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia -. Questo foglio dimostra la scarsa serietà di un governo che prima di fare gli scatoloni lasciava questo pacco al governo successivo”.

di-maio-giorgia-meloni-mes-faxFonte foto: ANSA
L’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla camera ardente per Giorgio Napolitano

Dopo la lettura del fax c’è stata una standing ovation della maggioranza nell’Aula di Palazzo Madama. Tutti i deputati del centrodestra si sono alzati per applaudire, tra le proteste del Movimento 5 Stelle e del Pd.

Anche martedì 12 dicembre, alla Camera, nelle repliche al dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue, Meloni aveva attaccato Di Maio e Conte.

“Chi ha dato il consenso alla ratifica che oggi impegna anche noi? Lo ha fatto il governo Conte, senza mandato parlamentare”.

“Lo ha fatto un giorno dopo essersi dimesso, quando era in carica solo per gli affari correnti, dando mandato a un ambasciatore con un mandato firmato dal ministro Di Maio, senza mandato parlamentare, senza averne potere, senza averlo detto agli italiani, con il favore delle tenebre“.

Il caso sul presunto attacco a Mario  Draghi

Nelle ultime ore era già scoppiato il caso per quanto detto da Meloni alla Camera, sempre durante le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 13 e 14 dicembre.

“Per alcuni la politica estera è stata farsi foto con Francia e Germania quando non si portava a casa niente“, aveva attaccato la premier, in quello che era sembrato un chiaro riferimento alla foto dell’ex presidente del Consiglio Mario Draghi in compagnia di Macron e Scholz, sul treno per Kiev.

Poi però, era stata lei stessa a sottolineare: la politica estera del suo governo non può risolversi nella triangolazione Roma-Berlino-Parigi, come nella foto del “grande gesto da statista del mio predecessore”.

Giorgia Meloni Luigi Di Maio fax mes Fonte foto: ANSA
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