Germania contro Yanis Varoufakis, ingresso vietato: perché non potrà partecipare nemmeno a videoconferenze
Germania contro l'ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, ingresso vietato: perché non potrà partecipare nemmeno a videoconferenze nel Paese
Ingresso vietato in Germania per Yanis Varoufakis, ex ministro greco delle Finanze che non potrà partecipare nemmeno a videoconferenze nel Paese. Il motivo risiederebbe nelle dichiarazioni di Varoufakis sul Medio Oriente, in cui chiedeva la pace tra israeliani e palestinesi. Il discorso, pubblicato venerdì 12 aprile, avrebbe dovuto essere pronunciato nel corso del congresso palestinese a Berlino, interrotto dalla polizia tedesca.
- La Germania vieta l'ingresso a Yanis Varoufakis per le frasi su Israele e Palestina
- Il discorso di Yanis Varoufakis per il congresso palestinese vietato in Germania
- Le accuse di Yanis Varoufakis alla Germania su Israele e Palestina prima del divieto
La Germania vieta l’ingresso a Yanis Varoufakis per le frasi su Israele e Palestina
A Yanis Varoufakis, ex ministro delle Finanze in Grecia e attuale leader del movimento DiEM25, è stato vietato l’ingresso in Germania per le sue frasi su Israele e Palestina.
Lo ha denunciato lo stesso Varoufakis in un messaggio pubblicato sui suoi social network, in cui l’economista spiega come il ministero degli Interni abbia emesso nei suoi confronti un “betätigungsverbot‘, un divieto di qualsiasi attività politica.
Un divieto “non solo di visitare la Germania”, dice Varoufakis, “ma anche di partecipare a eventi Zoom ospitati nel Paese”.
Secondo Varoufakis la polizia “ha fatto irruzione in una sede di Berlino per sciogliere il nostro congresso sulla Palestina“, con l’economista che conclude domandandosi “che tipo di società sta diventando la Germania se la sua polizia mette al bando i sentimenti”.
Il discorso di Yanis Varoufakis per il congresso palestinese vietato in Germania
Nel suo discorso per il congresso palestinese organizzato da DiEM25, il Movimento per la Democrazia in Europa fondato e guidato da Yanis Varoufakis, l’ex ministro greco chiedeva la pace tra israeliani e palestinesi.
“Il popolo tedesco“, aveva detto Varoufakis, “viene condotto su una strada pericolosa verso una società senza cuore associandosi a un altro genocidio compiuto in suo nome, con la sua complicità”.
L’economista continuava: “quando i palestinesi vengono massacrati perché sono palestinesi – secondo il dogma che per essere morti devono essere stati membri di Hamas – indosserò la mia kefiah e offrirò la mia solidarietà a qualunque costo”.
Le accuse di Yanis Varoufakis alla Germania su Israele e Palestina prima del divieto
Nel discorso per il congresso palestinese, cui avrebbe dovuto partecipare Ghassan Abu-Sittah, chirurgo a cui è stato impedito l’ingresso in Germania, Yanis Varoufakis lanciava accuse a Berlino di equiparare il diritto a compiere crimini di guerra con quello a difendersi.
“I diritti umani universali”, diceva Varoufakis nel video, “o sono universali o non significano nulla”, e accusava la Germania: “Siete i migliori amici degli antisemiti“, affermava, “condanniamo il genocidio e i crimini di guerra indipendentemente da chi li commette”.
L’ex ministro delle Finanze chiedeva infine “un cessate il fuoco immediato“, il rilascio degli ostaggi da Hamas e dei detenuti da Israele, e “un processo di pace” Onu per “porre fine all’Apartheid“.
“Siamo qui per promuovere non la vendetta“, concludeva, “ma la pace e la coesistenza in Israele-Palestina”.