Fidanzati uccisi, De Marco tradito da un dettaglio su WhatsApp
Antonio De Marco, arrestato per il duplice omicidio di Lecce, forse pianificava la fuga. L'ipotesi è stata avvalorata dalla foto profilo su WhatsApp
Sul duplice omicidio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, trovati morti a Lecce presso la loro abitazione, ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere anche dopo la confessione del presunto killer Antonio De Marco. L’ex inquilino 21enne è stato arrestato la sera del 28 settembre, una settimana dopo l’omicidio, ma un dettaglio emerso dall’analisi del telefono della vittima ha avvalorato l’ipotesi che il ragazzo stesse per tentare la fuga.
De Marco in fumetteria e poi da un’escort: le tracce che l’hanno incastrato
Già il 26 settembre gli investigatori erano sulle sue tracce e De Marco, forse, lo aveva capito. Dopo essere entrato in una fumetteria (come si legge su Repubblica) e aver comprato un fumetto con una banconota, gli investigatori sono riusciti a risalire alle sue impronte digitali. Poco dopo, hanno recuperato il suo Dna da “due preservativi e alcuni fazzolettini utilizzati dal De Marco” durante un incontro con una escort.
De Marco pianificava la fuga: il dettaglio che l’ha tradito
Il dettaglio che avrebbe poi portato gli inquirenti a credere che il ragazzo stesse pianificando una fuga è la sua foto su WhatsApp, oscurata tra le conversazioni sul telefono di De Santis. Segno che il 21enne aveva bloccato l’interlocutore, un gesto che si traduce appunto con la scomparsa della propria foto profilo.
Nell’ordinanza di custodia cautelare, riportata dal Corriere della Sera, si legge: “Accedendo all’applicazione WhatsApp, mentre il 24 settembre 2020 la foto profilo di De Marco risultava visibile, il 28 settembre 2020 la foto non risultava più visibile, segno – come è notorio — che De Marco aveva cancellato (o bloccato) De Santis dai propri contatti, ovvero aveva cancellato la sua foto/profilo”.
È stato proprio questo gesto a portare gli inquirenti a credere all’ipotesi di fuga, che è poi risultata nell’arresto la sera stessa della scoperta.
Omicidio Lecce, come sono partite le indagini
Facendo un passo indietro, gli occhi degli investigatori erano già puntati su Antonio De Marco dopo un’analisi del luogo del delitto: “Non essendo stato rinvenuto alcun segno di effrazione – si legge nell’ordinanza – né sul portone dello stabile, né sulla porta di ingresso dell’abitazione delle vittime, era ragionevole ritenere che l’assassino si fosse introdotto nell’appartamento facendo uso delle chiavi“.
Chiavi che soltanto un ex inquilino poteva possedere. Ma tra i tanti coinquilini di De Santis, è spuntato fuori subito il nome di De Marco “non tanto per i 55 messaggi scambiati tra i due sull’applicazione Whatsapp tra il 29 ottobre 2019 e il 17 agosto 2020″, ma proprio per il fatto che la sua foto profilo era improvvisamente sparita da un giorno all’altro.