Fidanzati uccisi, spunta un nuovo biglietto. La ricostruzione
Un nuovo biglietto rinvenuto a casa di De Marco riporta un cronoprogramma dettagliato dell'omicidio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta
Dopo la confessione di Antonio De Marco, il 21enne arrestato per l’omicidio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, sono emersi sempre più particolari sulle dinamiche della violenza e le intenzioni del ragazzo. Secondo quanto riporta l’Ansa, a margine di una perquisizione nell’appartamento di De Marco, è saltato fuori un nuovo bigliettino, simile a quello trovato sul luogo del delitto, ma più dettagliato.
Omicidio fidanzati, il cronoprogramma su un biglietto
Sul biglietto sarebbe riportato un cronoprogramma dell’omicidio, completo di tappe, tempi di percorrenza e di esecuzione di azioni, che condenserebbe la durata di tutta l’operazione omicida in un’ora e mezza. Ma le cose non sono andate come De Marco aveva previsto: le decine di coltellate sono state inflitte con un coltello da caccia in pochi minuti.
Il biglietto confermerebbe le responsabilità di Antonio De Marco nella vicenda, sottolineando anche l’accuratezza con cui aveva programmato le violenze. Un’attenzione ai dettagli che sarebbe emersa anche dalla calza di nylon indossata dal presunto killer, su cui aveva disegnato occhi e bocca con un pennarello nero.
La ricostruzione della vicenda e la rabbia di De Marco
Lo scorso 6 luglio, De Marco aveva chiesto a De Santis di poter rioccupare la stanza dove aveva alloggiato per un mese l’anno prima. Secondo quanto riporta l’Ansa, il pm ha osservato che nello stesso giorno “sulle utenze delle vittime rimaneva memorizzata una chat nel corso della quale, dopo che De Santis aveva preannunciato a Eleonora Manta la richiesta di locazione ‘dell’infermiere’, entrambi commentavano con una risata – scrivendo testualmente ‘ahaha…’ – il possibile ritorno del medesimo e la ragazza chiosava scrivendo ‘torna tutto come prima XD'”. Nel linguaggio delle chat, “XD” sta a rappresentare una risata.
Secondo il pm, dunque, “tale scambio di battute è da ricondurre verosimilmente alla volontà dei due di deridere il ragazzo in ragione di un possibile episodio accaduto durante la sua precedente permanenza in quella casa, dal 30 ottobre 2019 al 30 novembre 2019″.
“Giova infatti rammentare – scrive ancora il pm – che in tale pregresso frangente De Marco aveva occupato una stanza” dell’appartamento, condividendolo “per i restanti locali proprio con Eleonora Manta”. Un’amica della vittima avrebbe sottolineato che la ragazza non si sentiva a suo agio a vivere con altre persone in casa.
La richiesta di occupare la stanza, secondo un’ipotesi degli inquirenti, faceva già parte del piano omicida di De Marco: risale infatti al 3 luglio, ovvero pochi giorni prima della richiesta stessa, la frase condivisa su Facebook che col senno di poi avrebbe chiarito il “desiderio di vendetta” del ragazzo: un sentimento “da servire freddo… è vero che la vendetta non risolve il problema ma per pochi istanti ti senti soddisfatto”, aveva scritto.